doping
22 Dicembre 2025Un'indagine della Procura di Savona e dei Nas ha smantellato un laboratorio illegale che produceva anabolizzanti con molecole vietate dalla Wada: quattro arresti, sequestrati principi attivi, migliaia di fiale e pastiglie, un sito di vendita online e beni per circa 150mila euro

È stato intercettato in Liguria un laboratorio illegale in cui venivano prodotti farmaci anabolizzanti a partire da sostanze farmacologiche vietate, destinati al commercio illecito. Nell’operazione, coordinata dalla Procura di Savona e condotta dai carabinieri del Nas, quattro persone sono state arrestate e sono stati sequestrati circa 3 chilogrammi di principi farmacologici attivi, 6.000 ampolle, 500 fiale già preparate, 2.000 inalatori, 15.000 pastiglie, oltre a cinque apparecchiature farmaceutiche utilizzate per l’assemblaggio dei prodotti. Sottoposti a sequestro anche circa 20mila euro in criptovalute e beni per un valore complessivo stimato in 150mila euro, tra cui il laboratorio clandestino e locali utilizzati per l’attività illecita.
È il risultato di un’indagine della Procura di Savona, condotta con i carabinieri del NAS di Torino e Genova, sul commercio di sostanze dopanti prive di autorizzazione, arrivato oggi alla sua forma più avanzata con l’impiego e la diffusione di Sarms (Selective Androgen Receptor Modulators) e ormoni peptidici. Si tratta di sostanze farmacologiche vietate in qualsiasi contesto, anche al di fuori delle competizioni sportive, in quanto inserite nella lista dell’Agenzia mondiale antidoping.
I Sarms sono composti sintetici progettati per legarsi in modo selettivo ai recettori degli androgeni in specifici tessuti, come muscoli e ossa, e sono allo studio in ambito sperimentale per patologie quali sarcopenia e osteoporosi. Proprio questa azione mirata li ha resi popolari come presunte alternative “più sicure” agli steroidi anabolizzanti, sebbene le evidenze scientifiche segnalino rischi rilevanti, tra cui tossicità epatica, soppressione ormonale e possibili eventi cardiovascolari.
Gli ormoni peptidici, invece, sono catene di aminoacidi che esercitano la loro azione legandosi a recettori specifici sulla superficie delle cellule e comprendono sostanze come l’ormone della crescita o l’eritropoietina. Se utilizzati in ambito clinico sotto controllo medico rappresentano terapie consolidate, ma l’impiego improprio a fini dopanti è associato a gravi effetti avversi, inclusi danni cardiaci, ictus e alterazioni del sistema immunitario. Per queste ragioni entrambe le categorie sono vietate in ambito sportivo e il loro uso al di fuori di contesti autorizzati è considerato illegale.
Secondo le indagini, le materie prime venivano importate illegalmente dalla Cina e successivamente confezionate e assemblate in un laboratorio clandestino allestito in Liguria. I prodotti finiti venivano poi commercializzati online attraverso un sito internet denominato Alkemia, riconducibile a una società formalmente registrata in Olanda ma di fatto operativa sul territorio nazionale dal 2021. Le indagini hanno inoltre consentito di ricostruire i flussi di importazione delle sostanze provenienti da canali extra Unione europea, in parte intercettati, sequestrati e sottoposti ad analisi.
Il Tribunale di Savona ha disposto il sequestro preventivo di beni per un valore complessivo di circa 150mila euro, includendo il sito internet utilizzato per la vendita e tutti i beni immobili e mobili ritenuti funzionali ai reati ipotizzati, tra cui il garage di Albissola Marina adibito a laboratorio clandestino e un ufficio a Varazze. Nel corso dell’operazione sono state effettuate circa sessanta perquisizioni personali e sequestrati anche circa 20mila euro in criptovalute. I carabinieri del Nas hanno inoltre posto sotto sequestro cinque apparecchiature di ambito farmaceutico, tre chilogrammi di principi farmacologici attivi, 6.000 ampolle, 500 fiale già pronte, 2.000 inalatori e 15.000 pastiglie.
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