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Politica e Sanità

22 Gennaio 2015

Farmacieunite, Ambreck: da nuovo sindacato impegno per risposte da istituzioni


Farmacieunite ha un compito tutt'altro che facile: far dire al Servizio sanitario nazionale e al ministero della Salute se la loro intenzione è di fare a meno delle farmacie, se fosse così allora cominceremo a vendere solo cosmetici, vitamine e piatti dietetici. A parlare così a Farmacista33 è Alberto Ambreck, titolare della omonima farmacia di Milano, commentando l'incontro di domenica scorsa organizzato in Lombardia da Farmacie unite, a cui ha preso parte con l'intento «mettersi a disposizione dei colleghi per attivare una sezione del nuovo sindacato autonomo in Lombardia, ma senza assumere alcuna carica», anticipando la sua uscita dal sindacato unitario nazionale («al quale non do più delega per rappresentarmi») di cui darà l'opportuno approfondimento nel n. 2 di Puntoeffe di prossima uscita. «Il lavoro che dovrà svolgere Farmacieunite non è facile perché la situazione della farmacia è molto pesante» prosegue Ambreck «il valore di molte farmacie, compresa la mia, è calato del 50%» prosegue Ambreck «Ora Ssn e ministero devono dire se hanno ancora bisogno delle farmacie italiane e se la risposta è sì, allora devono destinare fondi per il servizio farmaceutico che oggi è il più efficiente d'Europa. Chi entra in farmacia vuole il farmaco subito e noi riusciamo a consegnarlo al paziente in tempi rapidissimi, tra pochi secondi e un massimo di poche ore, quando la media in Europa va da sei a 18 ore. E se la farmacia italiana è oggi ancora viva e funzionale lo si deve ai farmaci che ci sono nei cassetti, già acquistati e pagati alle aziende farmaceutiche e disponibili per la rapida dispensazione. Ma se tolgono ancora risorse, con pagamento a 60 giorni e senza acconto, come già si prospetta, il sistema non terrà più». E conclude: «Ho fiducia nel nuovo sindacato le cui prospettive sono in funzione di ciò che i farmacisti vogliono e in cui siamo tutti uguali e la voce di ogni socio ha lo stesso valore di quella del presidente. Sono a disposizione per supportare i colleghi ma non entrerò con cariche istituzionali».

Simona Zazzetta

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