Politica e Sanità

19 Febbraio 2015

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La convenzione delle farmacie torna di scena in conferenza regioni, insieme alle trattative di medici di famiglia, pediatri e specialisti convenzionati per gli accordi nazionali rispettivi. Oggi è previsto che il comitato di settore - formato da assessori, lo stesso che scrive gli atti di indirizzo per contratti e convenzioni dei medici - presenti l'atto di indirizzo sulla cui base le farmacie contratteranno il nuovo accordo nazionale con la Sisac, l'agenzia interregionale rappresentante del Servizio sanitario. In ballo c'è la possibilità - ventilata dallo stesso presidente del comitato di settore Claudio Montaldo - di far approdare in Parlamento un testo, da inserire in un provvedimento legislativo, atto a risolvere una contraddizione innescata dalla legge 2009 (Farmacia dei servizi) che rende impossibile fissare i prezzi di riferimento dei nuovi servizi nel tavolo negoziale. Da parte loro, ieri i sindacati medici, il governo e le regioni hanno avuto un primo abboccamento dopo mesi di silenzio. Tra i vari spunti, la conferenza di oggi affronta tre nodi importanti: primo, gli stanziamenti per le scuole triennali e le borse di studio che specializzano i futuri medici di famiglia; secondo, gli stanziamenti fatti convergere nel Fondo sanitario nazionale per gli hanseniani e gli interventi di lotta all'Aids; terzo, 30 milioni di euro per il Fondo esclusività dei medici ospedalieri. Per inciso le strutture extraospedaliere dove questi ultimi esercitano la libera professione intramuraria - svolta cioè sotto il controllo dell'ospedale datore di lavoro- devono dimostrarsi in grado entro il 28 febbraio prossimo di monitorare online i flussi delle prestazioni libero-professionali pagate dai pazienti, e anche questo tema è tra i lavori. Emerge infine l'assistenza agli extracomunitari irregolari. È previsto un fondo 2015 da 31 milioni di euro con cui coprire gravidanza e maternità, salute infantile, vaccini, profilassi internazionale e malattie infettive.

Mauro Miserendino