Politica e Sanità
16 Novembre 2011Nella giornata di ieri, 3 settembre, si è tenuta, a Lussemburgo, presso la Corte di Giustizia dellUnione Europea ludienza congiunta della causa italiana relativa alle norme sulla proprietà delle farmacie e del caso tedesco Doc Morris. Nel corso delludienza, la Commissione europea, prima ad intervenire, ha ribadito le argomentazioni a fondamento delle contestazioni mosse alla normativa italiana e tedesca in materia di farmacie. In rappresentanza dello Stato italiano, è intervenuto lAvvocato Generale dello Stato Giuseppe Fiengo, con lassistenza dellAvvocato Antonella Anselmo, legale della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani, che ha evidenziato, nella sua arringa difensiva, come la tutela della salute costituisca la specifica e imprescindibile finalità della riserva di titolarità. LAvvocato italiano, inoltre, ha ribadito ancora una volta limportante funzione pubblica connaturata al farmacista titolare indipendente, sottolineando che la normativa italiana, conformemente a quanto previsto dallart. 42 del Trattato della Comunità europea, assicura una regolamentazione non discriminatoria tra i diversi cittadini dellU.E., adottata sulla base di un generale principio di precauzione posto a tutela della salute di tutti i cittadini. LAvvocato Fiengo, inoltre, richiamando al doveroso rispetto del principio di sussidiarietà, ha evidenziato la contrarietà del Governo italiano allimposizione, voluta dalla Commissione europea, di un modello unico di servizio farmaceutico per tutti gli Stati Membri. Hanno successivamente svolto le loro relazioni orali i rappresentanti di tutte le parti in giudizio nonch� i rappresentanti dei Governi che hanno presentato istanze di intervento, in entrambi i giudizi, italiano e tedesco: Spagna, Francia, Austria, Grecia, Lettonia, Irlanda, Polonia, Finlandia e Olanda. In particolare, i rappresentanti della Francia e della Germania hanno ripreso, condividendole pienamente, le argomentazioni svolte dallAvvocato Fiengo nel suo intervento, mentre il rappresentante del Governo Spagnolo ha richiamato lattenzione della Corte sul fatto che, nel caso decidesse di accogliere le richieste della Commissione, andrebbe ad assumere un ruolo eminentemente politico, sostituendosi in tal modo al Parlamento, unica istituzione europea legittimata democraticamente a legiferare. La Corte, infatti, andrebbe così via via ad imporre un modello unico di servizio farmaceutico ai diversi Stati Membri, che vedrebbero lese le loro sfere di competenza e inevitabilmente compromesse le caratteristiche proprie previste dalle specifiche normative nazionali. Infine, lAvvocato Generale della Corte di Giustizia Europea, Yves Bot, ha comunicato che il prossimo 16 dicembre presenterà le sue conclusioni sulle cause italiana e tedesca, che saranno rese pubbliche. Nei mesi successivi alla presentazione delle conclusioni dellAvvocato Bot, la Corte assumerà la sua decisione con una sentenza che sarà ugualmente resa pubblica. Al termine delludienza, il Dott. Mandelli, Vice Presidente della Federazione degli Ordini, esprime lauspicio della Federazione a che la riserva di titolarità, così come richiesto dal Governo italiano, sia confermata, a tutela dellindipendenza della professione del farmacista, dalla decisione della Corte.
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