Politica e Sanità

09 Maggio 2015

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Continuare a seguire l'iter del Ddl Concorrenza, intensificare l'azione di sensibilizzazione del mondo politico rispetto alla situazione delle parafarmacie, implementare il ruolo sociale e i servizi offerti dalle parafarmacie. Sono questi alcuni punti dell'attività della Federazione nazionale parafarmacie italiane secondo quanto emerso nel corso del convegno "Il ruolo del farmacista negli esercizi di vicinato" che si è tenuto oggi a Milano all'interno di Farmacista Più. «Quando incontriamo i politici e raccontiamo la situazione delle parafarmacie e soprattutto dell'accesso alla professione per i farmacisti» è l'intervento di Davide Gullotta, presidente Fnpi, «dall'altra parte troviamo spesso interlocutori che non erano a conoscenza della situazione. Per questo, una delle direzioni della nostra attività è anche quella di cercare di informare e sensibilizzare il più possibile anche il mondo politico sulla situazione che riguarda l'accesso alla professione». E in questa direzione va anche l'azione attorno all'iter del Ddl concorrenza: «Settimana prossima abbiamo una serie di audizioni in Parlamento, nelle quali porteremo le nostre proposte, sperando che i contenuti del Ddl possano cambiare, e ci è appena stato confermata anche quella con Forza Italia in presenza di Andrea Mandelli, senatore e presidente Fofi». Ma al fianco di questa azione più istituzionale, «intendiamo implementare anche tutta l'attività di costruzione di un ruolo sociale, per la comunità e per la popolazione, delle parafarmacie nonché l'aspetto dei servizi. In questa direzione vanno una serie di progetti che abbiamo avviato tra i quali si parla anche di alimentazione». In particolare, «abbiamo sviluppato, in collaborazione con le scuole, una serie di iniziative locali di educazione alimentare e ai corretti stili di vita, portate avanti da Francesco Provenzano, tesoriere della federazione, con giornate per sensibilizzare i più piccoli». Sono diversi i servizi offerti alla popolazione, «anche perché vogliamo rafforzare l'idea di presidio sociale sul territorio della parafarmacia». Come anche «implementare il processo già avviato di integrazione e di rafforzamento del network e della visione del cooperativismo». 

Francesca Giani