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Politica e Sanità

22 Maggio 2015

Enpaf risponde a Fofi: un euro? Del tutto impraticabile


Un euro pro-capite come cifra simbolica di contribuzione? «È del tutto evidente che, nel formulare tale proposta, non si è tenuto conto che i suoi effetti finanziari nono possono in alcun modo essere scaricati sul patrimonio dell'Ente». Così il presidente dell'Enpaf Emilio Croce, ascoltato in audizione alla Camera dalla Commissione Lavoro commenta la proposta Fofi mirata a venire incontro alle difficoltà di tanti farmacisti rispetto al pagamento della quota previdenziale. Per Croce la proposta è inattuabile perché finirebbe «inevitabilmente per incidere sul saldo previdenziale, dato dalla differenza tra contributi e prestazioni: a imporlo è la legge, per l'esattezza l'art. 24, comma 24 del Decreto Salva Italia». Se si dovesse procedere a una simile modifica legislativa il presidente Enpaf sottolinea come «il minore introito contributivo ai nuovi assicurati, andrebbe di necessità compensato o da un aumento della contribuzione soggettiva per tutti gli altri iscritti, ovvero da una riduzione delle prestazioni pensionistiche in godimento». L'audizione è l'occasione per il presidente Enpaf per ricordare gli interventi già effettuati per stemperare l'obbligo contributivo sia per gli iscritti dipendenti sia per i disoccupati. «Per i primi» spiega Croce «gli organi statutari dell'Enpaf hanno introdotto il contributo di solidarietà, mentre per i secondi si è provveduto a ridurre lo stesso contributo di solidarietà all'1% e, a breve, verrà consentita la possibilità di estendere da 5 a 7 anni il periodo massimo di disoccupazione». Ma al di là della questione previdenziale per Croce il cuore del problema è un altro: la mancanza di «soluzioni concrete che favoriscano il lavoro e l'occupazione dei colleghi». «Al di là degli interventi che in ambito assistenziale l'Enpaf assicura ai disoccupati» conclude Croce, «è poco comprensibile che una professione possa accettare che lo stato di disoccupazione di alcuni iscritti possa permanere a tempo indefinito, assoggettando questi ultimi anche alla contribuzione annuale all'Ordine e alla Federazione nazionale».

Marco Malagutti

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