Politica e Sanità

30 Maggio 2015

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«La rinuncia a circa il 70% delle farmacie messe a concorso è un chiaro segnale del momento di crisi che sta attraversando l'azienda farmacia». Lo sottolinea in una nota Eugenio Leopardi, presidente dell'Unione tecnica italiana farmacisti (Utifar) commentando il dato della Liguria, dove sono soltanto 25 su 85 le sedi assegnate con il primo interpello del concorso straordinario. Ma oltre alla crisi per il presidente Utifar dal dato ligure emerge chiaramente quanto sia stata miope la visione che ha avuto il Governo Monti. La rinuncia di tanti colleghi ad aprire una farmacia, infatti, sottolinea la nota, mette in evidenza anche che sono state individuate tante sedi inutili, che non servono alla cittadinanza. «La loro eventuale apertura - continua Leopardi - rischia di danneggiare non solo chi investe in un'attività dal reddito incerto, ma anche i colleghi vicini che operano su quel territorio da tanti anni con professionalità e competenza». Una visione non miope del "Governo dei tecnici" avrebbe dovuto valorizzare e non penalizzare il sistema farmacia, continua la nota, una rete di professionisti sempre presenti sul territorio. «Ci auguriamo che il Governo Renzi, attraverso i suoi ministri, - conclude Leopardi - lavori per rafforzare e non per indebolire la farmacia italiana, che è considerata una delle migliori in Europa e nel mondo».

Marco Malagutti