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Politica e Sanità

05 Giugno 2015

Studi settore, cresce reddito dei farmacisti ma solo per fasce più alte


Sono aumentati i redditi medi dei farmacisti? «Di certo non di chi lavora nelle realtà rurali, nei piccoli paesi e al fianco della parte più fragile della popolazione. Quello che ci sembra di rilevare è caso mai che si è ampliato il gap tra chi sta bene, che tende a migliorare la sua situazione, e chi sta meno bene, che invece vede un progressivo peggioramento». È questo il commento di Alfredo Orlandi, presidente Sunifar, ai dati diffusi dal ministero dell'economia sugli studi di settore e resi noti dai principali quotidiani, che mettono in luce un aumento del reddito medio di farmacisti - dopo i dentisti tra le categorie, tra autonomi e imprese, a segnare un più elevato tasso di crescita -, passato, tra il 2011 e il 2012, da 90mila a 97mila. E, in generale, i dati mettono in luce un calo del reddito totale dichiarato dai contribuenti attraverso gli studi di settore 2013 (redditi 2012) più o meno in linea con quello del -1,7% del Pil (-1,8%). «La realtà che viviamo quotidianamente è ben diversa» interviene Orlandi. «Sicuramente ci sono realtà che hanno visto un aumento del fatturato, in linea probabilmente con un aumento dell'uso dei farmaci, e siamo contenti di questo incremento. Ma se ci sono rilevazioni che dicono che sono in continuo aumento i cittadini che rinunciano sempre più a curarsi perché non ce la fanno economicamente ad arrivare alla fine del mese, è evidente che la fotografia che viene fuori dai dati sugli studi di settore non è reale. In certe situazioni rurali la popolazione è fragile, vive situazioni di disagio e la realtà di queste farmacie è una realtà di difficoltà, in cui si cerca di dare assistenza h24 ma in cui si fatica ad avere redditi con cui mantenere la famiglia. Quello che mi sembra emerga è piuttosto una spaccatura nel nostro paese sempre più marcata: chi sta bene, va probabilmente sempre meglio, e chi è in difficoltà vede aumentare il proprio disagio, anche perché la spesa Ssn è in continua discesa e da Governo e Regioni sembra arrivino solo interventi che di certo non vanno a migliorare la situazione».

Francesca Giani

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