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Politica e Sanità

26 Settembre 2015

Contratto farmacie, sindacati: riaprire il tavolo in vista dell’ingresso dei capitali


Contratto nazionale scaduto dal 2013, trattative con Federfarma senza risultato e una trasformazione profonda del settore in atto che vedrà l'ingresso dei capitali nella più totale mancanza di ammortizzatori sociali. Queste le condizioni che, spiega Danilo Lelli, delegato Filcams Cgil al tavolo per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro dei dipendenti di farmacia privata, hanno spinto i segretari generali delle organizzazioni sindacali di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil a chiedere «l'intervento del Ministro del lavoro Poletti, invitando all'organizzazione di un confronto ormai improrogabile». I dipendenti delle Farmacie private, si legge in una nota congiunta «svolgono un servizio di pubblica utilità senza il giusto riconoscimento economico e normativo, visto ormai il passare del tempo e la svalutazione del potere d'acquisto». Il rischio, avverte Lelli è che «i farmacisti diventino commessi con il camice bianco». E spiega: «In questo settore serve una regolamentazione collettiva e un dialogo tra le parti sociali. Nei mesi scorsi abbiamo visionato la proposta di Fofi per ciò che riguarda il riconoscimento professionale, gli aspetti previdenziali e su molte cose siamo d'accordo, ma serve uno strumento contrattuale altrimenti restano proposte deboli. Serve un dialogo tra le parti in un settore in trasformazione che, con il ddl concorrenza, vedrà anche l'ingresso dei capitali quando mancano del tutto gli ammortizzatori sociali. E se il farmacista titolare ha il patrimonio, il farmacista dipendente non ha tutele ed è l'anello più debole della catena. Per tutti questi motivi abbiamo chiesto al ministro del Lavoro di dare un impulso per riaprire il tavolo in cui tutte le parti sociali dicano la propria. Le nostre richieste sono un aumento contrattuale, il riconoscimento professionale e strumenti di bilateraità più adatti ai tempi». E conclude: «Vorremmo cercare di creare una visione complessiva del settore nel rispetto delle parte sociali e della peculiarità delle varie realtà che lo compongono, dalle farmacie pubbliche alle private, dalle parafarmacie ai corner Gdo, che al momento vanno, ognuno, per la propria strada».

Simona Zazzetta

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