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Politica e Sanità

27 Novembre 2015

Conflitto d’interessi in Aifa: Pecorelli sospeso. Lui: «Respingo le accuse e non mi dimetterò»


È alla valutazione del Ministro della Salute la segnalazione inviata dal Direttore Generale dell'Aifa Luca Pani sul potenziale conflitto d'interesse di livello 3 che renderebbe Sergio Pecorelli incompatibile con la carica, rivestita da sei anni, di Presidente dell'Agenzia del Farmaco. Ginecologo, rettore dell'Università di Brescia, Pecorelli è sospeso dall'Agenzia da qualche giorno dopo le verifiche effettuate dal Comitato interno di valutazione dei conflitti d'interesse. La reazione del diretto interessato non si è fatta attendere: «Respingo le accuse di conflitto di interesse che mi sono state addebitate e non ho alcuna intenzione di dimettermi». Questo il primo, lapidario commento che Pecorelli ha rilasciato ai microfoni dell'Agi. E ancora: «Sono esterrefatto da quanto leggo. Il due dicembre ci sarà una nuova riunione del comitato e in quella sede e data presenterò tutta la documentazione necessaria a chiarire la mia posizione». Continua poi: «Sono stato informato che il ministro sta valutando i documenti ma sono incompleti e bisognerà aspettare mercoledì. Sono accuse infondate, intendo difendermi. Le pubblicazioni sono diffamatorie e ledono la mia onorabilità. Si tratta di notizie inesatte che evidenziano la poca accuratezza nella verifica delle fonti».

Il Comitato che ha preso la decisione di sospendere Pecorelli è presieduto da Pani e composto da altri sette membri Aifa ma integrabile da esperti esterni, è deputato al rispetto della normativa anticorruzione, e avrebbe evidenziato tra le incompatibilità di Pecorelli in particolare la sua partecipazione all'Advisory Board di Principia Sgr, società che molto investe per finanziare soggetti imprenditoriali tra cui industrie produttrici di dispositivi medici e dunque soggette a valutazioni Aifa. Pecorelli inoltre partecipa a due Fondazioni, Healthy Foundation e Lorenzini: la prima intende promuovere la ricerca e sensibilizzare su stili di vita sani e la seconda la prevenzione. Anche qui si ravviserebbero potenziali conflitti d'interesse. L'Aifa ha promosso un regolamento interno per il conflitto d'interesse a gennaio 2012 - due anni prima che fosse ufficialmente istituita l'Authority anticorruzione-Anac - e sette mesi dopo ha istituito il comitato di valutazione.

A seguito delle dichiarazioni sul conflitto d'interesse rilasciate da vertici dell'Agenzia, esperti della commissione tecnico-scientifica, esperti del comitato prezzi e rimborso o dipendenti Aifa, e delle relative valutazioni, in caso di relazioni evidenziate con attori esterni si possono profilare tre gradi di rischio "cointeressenza":

Grado 1-basso rischio: ove nessun interesse sia evidenziato, non vi è nessuna restrizione a partecipare alle attività di discussione, istruttoria e voto (ad esempio sulle autorizzazioni di farmaci);

Grado 2-medio rischio: interesse indiretto; l'operatore Aifa, se ha una relazione, ad esempio con una onlus sovvenzionata da industrie del farmaco, ma non ha nessun rapporto economico in corso, è escluso dalla fase finale e dal voto per la procedura in cui potrebbe esservi rischio di decisioni guidate da interessi esterni all'ufficio;

Grado 3-alto rischio: per interesse diretto: l'operatore Aifa che possiede azioni di una società farmaceutica o comunque legami economici è escluso dall'intera procedura a rischio cointeressenza. A gennaio 2014 Aifa ha nominato anche un Responsabile per la trasparenza.


Mauro Miserendino

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