Politica e Sanità
12 Maggio 2016Confermato e rimarcato il divieto di iniziare la vendita on line dei farmaci senza obbligo di ricetta in assenza di previa autorizzazione regionale nonché prima della registrazione nell'elenco dei soggetti autorizzati alla vendita a distanza dei medicinali (gestito dal ministero della Salute) e dell'inserimento in tutte le pagine web destinate alla vendita dei farmaci del logo con il link ipertestuale all'elenco appena citato. Sono alcuni dei punti che la Direzione generale dei dispositivi medici e del servizio farmaceutico del ministero della Salute, ha inserito nella circolare che ha inviato agli assessori regionali alla Salute, alle principali sigle di farmacie e parafarmacie (Fofi, Federfarma, Assofarm, Farmacieunite e Fnpi) e, per conoscenza, ai carabinieri dei Nas e all'Aifa, per fornire ulteriori precisazioni sulla vendita on line dei farmaci senza ricetta.
«Alcune cose sono direi scontate - precisa Maurizio Cini, presidente dell'Associazione Scientifica Farmacisti Italiani - altre, invece, sono ancora del tutto da chiarire e mi riferisco nello specifico alla creazione di siti paralleli a quello ufficiale che fanno un po' da rami d'azienda. Un aspetto ancora da approfondire». La circolare chiarisce, infatti, anche alcuni aspetti relativi alla correlazione tra l'indirizzo del sito web e la sede fisica che dispensa i medicinali al pubblico, precisando che non è consentito utilizzare siti web intermediari, piattaforme per l'e-commerce (marketplace), applicazioni mobili per smartphone o tablet e piattaforme tecnologiche che risalgono a un venditore selezionato dal sistema. Ma il testo del ministero ribadisce anche il divieto per i grossisti di effettuare vendite online di farmaci senza ricetta. Nella circolare si precisa poi che il prezzo dei farmaci venduti online deve coincidere con quello praticato nelle sede fisica della farmacia, ricordando che l'applicazione o meno di spese di spedizione per l'acquisto via web devono essere chiaramente indicate a priori. Infine, si conferma la possibilità di vendere online i medicinali omeopatici per i quali non è stata rilasciata l'autorizzazione in forma semplificata da parte dell'Aifa. Ciò perché, essendo privi di classificazione, possono essere acquistati senza ricetta. Tuttavia, laddove il produttore abbia indicato in etichetta che il medicinale può essere venduto solo con ricetta medica, la vendita di tale medicinale omeopatico deve ritenersi consentita solo in farmacia. «Non concordo molto su questo punto - conclude Cini - perché mi sembra sia più una scelta commerciale che una decisione presa dalle autorità regolatorie».
Rossella Gemma
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