Politica e Sanità
05 Settembre 2016«La nostra cultura potrebbe migliorare il tipo di attività che ora svolge l'Agenzia europea per i medicinali e renderlo sempre più adeguato all'interesse dei pazienti». Lo sottolinea, mentre si fanno sempre più fitti gli incontri tra le Istituzioni nazionali, il direttore dell'Irccs Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano Silvio Garattini, convinto che avere l'Ema in Italia comporterebbe vantaggi non solo per il nostro Paese ma anche per l'Agenzia stessa e, di conseguenza, per i cittadini europei.
Il trasferimento dell'Agenzia del farmaco da Londra a Milano è una voce che gira con sempre maggiore insistenza e Garattini ritiene che vi siano ottime probabilità che si traducano in realtà: «Brexit fa sì che le agenzie europee che si trovano a Londra debbano essere trasferite in altri Paesi e l'Italia è in prima fila per avere l'Ema». Le ragioni sono molte: «Intanto Milano può offrire una sede importante come l'area che ha ospitato Expo; inoltre nel territorio circostante c'è una formidabile concentrazione di industrie farmaceutiche e ci sono le possibilità di offrire personale qualificato perché abbiamo molti gruppi competenti e infine possiamo offrire ricerca di prim'ordine, dato che in Lombardia esistono parecchie università, sedi del Cnr e 19 Irccs». C'è poi un fatto importante: nonostante il gran numero di aziende farmaceutiche, in Italia non ci sono grandi multinazionali del farmaco e dunque «il nostro Paese non è esposto a eventuali critiche o a eventuali favoreggiamenti».
I vantaggi, ovviamente, sarebbero anche per Milano e per l'Italia: «Ospitando la sede centrale dell'Ema - spiega Garattini - sarebbe molto più facile che molti dei lavori necessari per l'approvazione dei nuovi farmaci possano essere conferiti all'Italia, e in particolare alla Lombardia, dove abbiamo sedi e strutture adeguate. Certo, se Governo, Regione, Comune e Assolombarda sono interessati a questa acquisizione, devono agire molto rapidamente, essere efficienti e fare in modo di preparare tutte le infrastrutture necessarie per ospitare un'attività di questo genere».
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