Politica e Sanità
12 Dicembre 2016Sono passati all'interno del Ddl Realacci sui piccoli comuni due emendamenti pro-rurali che potrebbero cambiare radicalmente e in positivo l'attuale condizione di molte delle farmacie situate nei comuni con meno di 5 mila abitanti. Ora la palla passa alla XIII Commissione del Senato la cui votazione sarà decisiva: «Quasi tutti gli emendamenti proposti nel Ddl Piccoli Comuni sono stati bocciati, pochissimi sono riusciti a sopravvivere e due di questi sono i nostri, e in più ci sono tre ordini del giorno recepiti dal Governo tutti e tre con parere favorevole del relatore di maggioranza», afferma il presidente Sunifar Alfredo Orlandi parlando con Farmacista33. Il primo emendamento prevede la distribuzione da parte delle farmacie rurali presenti sull'intero territorio nazionale di tutti i farmaci che attualmente vengono distribuiti in via diretta, per evitare il disagio ai cittadini dei piccoli centri di doversi recare continuamente presso le strutture ospedaliere più vicine che a volte distano anche a decine e decine di chilometri dalle abitazioni. Faranno eccezione quei pochissimi farmaci che realmente necessitano di un monitoraggio ospedaliero per essere somministrati.
L'emendamento prevede che i prodotti vengano distribuiti dalle farmacie rurali con la stessa remunerazione prevista per la distribuzione per conto. Il secondo emendamento riguarda la remunerazione dei servizi da parte delle Asl alle farmacie rurali, «la Regione concorderà con le Federfarma provinciali e regionali un tariffario per remunerare i servizi svolti dalle farmacie rurali per i cittadini, dalla telemedicina a tutte le analisi "di prima istanza" come colesterolemia, trigliceridi, glicemia e così via», spiega Orlandi. Dopo la stangata dell'emendamento sulla rivalutazione del fatturato "sparito" dalla Legge di Bilancio, dal Governo sembrano finalmente arrivare i tanto attesi segnali positivi sul delicato tema del ruolo sociale svolto dalle farmacie rurali: «Tutto ciò che riguarda la problematica rurale emerge sempre di più di giorno in giorno, non si molla mai - afferma Orlandi - Se è vero quanto dice il presidente della Repubblica in merito alla necessità di un Governo stabile che porti a termine le riforme proposte, confidiamo in tempi brevi».
Attilia Burke
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