Politica e Sanità
12 Aprile 2017Anziché affidare la questione della ricandidabilità a un arbitrato esterno, scelto di comune accordo tra le parti, sottoporre la questione al Collegio dei probiviri, l'organismo che, all'interno di Federfarma, per Statuto, è deputato a risolvere questo genere di contenziosi.
Questa la replica ufficiale della presidente nazionale di Federfarma, Annarosa Racca, alla proposta delle Unioni regionali di Liguria, Marche e Basilicata che avevano chiesto con una lettera, di accertare l'eventuale sussistenza di una sua condizione di ineleggibilità alle prossime elezioni nazionali portando la questione davanti a un "arbitro unico di riconosciuta autorevolezza".
«Ho sottoposto la questione a quattro studi professionali di indubbia serietà e con specifiche e riconosciute competenze in ambiti diversi (avvocati, notai, commercialisti)» fa sapere Racca «e tutti hanno confermato la mia rieleggibilità. Laddove la decisione dovesse risultare contraria ai pareri professionali raccolti non avrò problemi a ritirare la mia candidatura».
E a chi polemizza sulla legittimità della sua candidatura per quanto prescritto dal dettato statutario che limita la rieleggibilità delle cariche di vertice a tre mandati consecutivi, Racca risponde in un'intervista pubblicata sull'ultimo numero di Puntoeffe: «Voglio ricordare che il limite dei mandati è stato introdotto nel 2010 sotto la mia presidenza, prima non c'era: io sarò la prima a rispettarlo. E, per inciso, Federfarma Milano è una delle poche associazioni provinciali a prevedere un limite di mandati». Ma le polemiche riguardano anche la possibilità di "passare la mano a nuova classe dirigente": «Un presidente non fa quello che vuole ma quello che gli chiedono le provincie e le regioni. È un incarico di responsabilità che comporta anche una vita di sacrificio. Il lavoro fatto in questi anni ha sicuramente avviato un processo di rilancio della categoria e ci sono i presupposti perché questo cammino prosegua secondo un programma di obiettivi concreti». L'augurio della presidente Racca è di un nuovo Consiglio di presidenza fatto di «persone di grande esperienza, uomini e donne». Anche dell'opposizione? «Perché no» risponde Racca «esperienza e innovazione è la giusta ricetta. E così gradualmente avviene anche il ricambio del gruppo dirigente».
Simona Zazzetta
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