Politica e Sanità
11 Maggio 2017Per capire quale sarà il destino del Ddl concorrenza bisognerà vedere chi avrà la meglio tra le due forze in campo in questa fase di approdo alla Camera per l'ultimo passaggio. «Da una parte» come spiegato dal senatore Luigi Marino nel suo intervento a Cosmofarma «c'è il ministro Carlo Calenda che non è il protagonista di questo testo ma è subentrato e vorrebbe un proprio decreto legge da licenziare entro l'anno e per questo vorrebbe liberare il testo in discussione rapidamente. Dall'altra nel Pd ci sono esponenti che mettono in discussione aspetti come l'energia a maggior tutela o il telemarketing selvaggio». Segno evidente, secondo il senatore, che c'è volontà politica di introdurre delle modifiche. A conferma della tesi di uno dei due relatori al testo ieri si è presentato ufficialmente un fronte di parlamentari, vicini alle posizioni del ministro Calenda, che hanno come obiettivo quello di chiudere rapidamente l'iter del provvedimento per passare a un nuovo testo.
«Non si ferma una nave che si è fatta due anni di viaggio ed è quasi arrivata in porto solo perché ci sono quattro persone senza biglietto. Non si riporta indietro tutta la nave con tutti i passeggeri perché la cosa più importante è arrivare in porto» ha detto Andrea Mazziotti, presidente della commissione Affari costituzionali della Camera e deputato di Civici e Innovatori, uno dei parlamentari che hanno presentato l'iniziativa. All'evento ha partecipato Andrea Pezzoli, direttore generale della Dg Concorrenza dell'Antitrust, secondo il quale «l'approvazione del Ddl concorrenza, al di là delle sue imperfezioni, ha comunque un valore simbolico ed è l'inizio di una storia». Appoggio anche dai senatori tra cui Massimo Mucchetti, presidente della Commissione Industria, Gianluca Susta e Linda Lanzillotta. Per la vicepresidente del Senato, «su questo testo si possono avere molte riserve, ma questa legge è rimasta a bagnomaria per troppo tempo e va chiusa rapidamente. Mi risulta che il governo ne abbia pronta un'altra e sarà quella la sede per eventuali correttivi». Adriana Galgano di Civici e Innovatori, a sua volta, voterà la fiducia «a patto che dal giorno dopo si lavori subito al nuovo provvedimento che deve essere per legge annuale. Dobbiamo completare la liberalizzazione del settore delle farmacie, con particolare attenzione ai farmaci di fascia C, per consentire, prima di tutto, risparmi alle famiglie».
Marco Malagutti
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