Politica e Sanità
06 Marzo 2018Oltre ottomila pezzi in due giorni. L'intesa sulla Dpc in Liguria, firmata l'estate scorsa, che prevedeva un aumento dei volumi, a discapito della diretta, da circa 750mila del vecchio accordo a 1,4 milioni di pezzi/anno, con una uniformazione della situazione in tutte le Asl, è operativa dal primo marzo e, commenta Elisabetta Borachia, presidente di Federfarma Liguria «è partita nel picco di neve, permettendo ai cittadini anche dell'entroterra di avere i farmaci sotto casa. I risultati sono subito stati importanti e ci auguriamo che nell'arco dell'anno riusciremo a raggiungere l'obiettivo di 1,4 milioni di pezzi in Dpc».
L'accordo riguarda tutto il Pht e i Nao e per quanto riguarda i farmaci forniti in post-ricovero o dopo visita specialistica non potranno superare "una confezione pari a non più di 30 giorni di terapia oppure, in caso di farmaci monodose, un numero di pezzi necessario a garantire non più di 7 gg di terapia"; in ogni caso il volume dei farmaci in Dpc potrà aumentare ma non diminuire. Ma l'altro aspetto importante è che l'intesa ha messo le basi per «avviare con la Regione un confronto su servizi aggiuntivi: primo step saranno i presidi per diabetici, su cui c'è già un riscontro, ma intendiamo portare avanti anche una proposta sul controllo del piano terapeutico e una riflessione sulla cronicità, per fare in modo che, quale che sia un modello di gestione e di presa in carico che la regione realizzerà, le farmacie siano coinvolte».
Una prima pietra nella direzione del controllo del piano terapeutico è già stata messa: «Abbiamo indirizzato la scelta del software, comune a tutti gli attori coinvolti - dalla Regione alle Asl, alle farmacie -, perché rendesse possibile una tracciatura e un controllo del farmaco e dell'intero processo, dalla prescrizione fino alla consegna al singolo paziente. In questo quadro, si potrebbe implementare anche il controllo del piano terapeutico, che verrebbe messo online con grandi vantaggi per l'assistenza». Il primo appuntamento utile «è già fissato a metà mese, quando ci incontreremo con la Regione per un primo monitoraggio sull'andamento dell'accordo. E già in quella occasione intendiamo portare avanti queste progettualità». Per quanto riguarda gli altri punti dell'accordo, il compenso riconosciuto alle farmacie per la Dpc è pari a 3,99 euro a confezione più Iva (4,49 per rurali e disagiate), compresa la quota del distributore, pari a 1,10 euro. E, come aveva specificato la Regione nella nota, "è garantito su tutto il territorio il servizio di consegna a domicilio dei farmaci salvavita per le persone disabili o allettate". Infine, "la valutazione della dimensione degli aspetti economici è stata affidata all'Università degli Studi di Genova, per la professionalità e la terzietà garantite".
Francesca Giani
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