Politica e Sanità
15 Novembre 2011Non è solo la legislazione italiana sulla farmacia a essere nel mirino della Commissione europea. Anche Francia, Spagna, Austria hanno in corso procedure di infrazione relative a questo aspetto dellorganizzazione del servizio sanitario. E non sfugge nemmeno la
Alla fine di luglio il Governo tedesco ha inviato le proprie osservazioni alla Corte di Giustizia Europea in relazione al rinvio pregiudiziale di cui era stato oggetto. Berlino ha difeso le proprie leggi in materia di titolarità delle farmacie argomentando che assicurano lindipendenza professionale del farmacista, salvaguardano la salute pubblica e tutelano i consumatori. Il Governo tedesco chiede, inoltre, che sia previsto un periodo di transizione nel caso in cui la Corte decida di accogliere il parere della Commissione, al fine di adattare la legislazione interna alla nuova situazione che verrebbe a delinearsi, evitando il rischio di una liberalizzazione incontrollata del settore delle farmacie di comunità. Inizia a sollevarsi la voce circa linopportunità delle iniziative intraprese dalla Commissione nel settore dei servizi sanitari, circa la mancanza di considerazione nei riguardi delle precedenti decisioni delle altre istituzioni europee in merito e sulla necessità di disciplinare il settore sanitario attraverso uno specifico strumento legislativo. In pratica, procedere a colpi di successive liberalizzazioni sembra, anche a livello sopranazionale, abbastanza controproducente. Indicativa, in questo senso, la presa di posizione delleurodeputata Heide Ruhle (Verdi, Germania). Nel corso di una conferenza tenutasi al Parlamento Europeo, il 20 Settembre 2007, sui servizi universali Ruhle ha espresso disapprovazione per i recenti sviluppi in merito alle procedure di infrazione contro il sistema farmacia. In relazione ai casi già portati dinnanzi alla Corte di Giustizia, lOnorevole ha manifestato timore per la possibilità che la Corte decida di tutelare gli interessi della concorrenza al di sopra degli obiettivi di salute. In tal caso il servizio farmaceutico nelle aree rurali potrebbe essere seriamente compromesso . La parlamentare ha inoltre sostenuto che le procedure di infrazione ancora in fase di negoziazione nellambito della stessa Commissione dovrebbero essere deferite al massimo entro la fine del processo di riforma del Trattato CE. Nel frattempo, ancora si attende la presentazione dello studio sulla regolamentazione delle farmacie in Europa che lUnione aveva affidato, nel 2005, alla società di ricerche di mercato olandese Ecorys. Indagine che pare avrà un certo peso nel determinarie gli orientamenti in vista di uneventuale Direttiva specifica. Tuttavia la Commissione sembra riluttante sia a coinvolgere le organizzazioni professionali di categoria in sede consultiva, per lesame dello studio, sia a dare informazioni circa i risultati dello studio stesso e la sua data di pubblicazione.
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