Politica e Sanità

15 Novembre 2011

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In Australia i farmaci etici non saranno venduti nei supermercati, qualunque partito sia al governo del paese. La portavoce laburista australiana Nicola Roxon ha infatti escluso categoricamente  la possibilità che i leader della grande distribuzione Woolworths e Coles possano essere autorizzatati alla vendita di farmaci su prescrizione o all’apertura di farmacie all’interno dei propri supermercati. “Non siamo favorevoli alla presenza di farmacie dentro ai supermercati in quanto pensiamo che questo non sia il modo giusto di accrescere i livelli di assistenza sanitaria che voi già garantite”, ha dichiarato la stessa Roxon nel corso di un incontro con le associazioni delle farmacie australiane. Nel corso dello stesso incontro, il Ministro della Salute, Tony Abbott, ha riconfermato il precedente impegno del Governo a tenere i farmaci fuori dai supermercati. “Finch� sarà in carica il Governo Howard non vi potranno mai essere mai farmacie nei supermercati” ha affermato il Ministro. “Non è che non ami i supermercati. Ma non sono sicuro di voler vedere finire le mie medicine tra una bistecca e una lattuga romana”. Il gigante commerciale Woolworths ha a lungo fatto pressioni sul governo federale perchè deregolamentasse il settore della farmacia. La catena di supermercati, nel 2005, ha presentato al governo un rapporto in cui tentava di dimostrare che la presenza di farmacie nei supermercati avrebbe potuto consentire un risparmio di quasi 500 milioni di dollari all’anno. I farmacisti continuano a sostenere che all’interno degli affollati supermercati non sarebbe possibile dare liberamente consigli sulla salute ai pazienti nei confronti dei quali si rischierebbe una grave violazione della privacy. L’ultima convenzione quinquennale tra il governo e i farmacisti, firmata nel novembre 2005, ha previsto il divieto per la grande distribuzione di gestire farmacie.