Farmaci e dintorni
02 Aprile 2012Offrire gratuitamente cerotti alla nicotina o counselling intensivo ai fumatori che chiamano i centri di supporto, non aiuta a smettere di fumare. È quanto ha rilevato uno studio dell''università di Nottingham pubblicato sul British medical journal, condotto su oltre 2.500 fumatori nell''arco di un anno. I ricercatori hanno visto che dare supporto extra, oltre a quello standard offerto, è sostanzialmente inutile. Tanto che il dipartimento di salute inglese ha detto che non offrirà più servizi extra. Nella ricerca i fumatori sono stati suddivisi in 4 gruppi. Al primo è stato dato il supporto standard offerto dal servizio sanitario basato su consigli, lettere, email, messaggi e accesso alla linea telefonica d''aiuto. Al secondo lo stesso supporto, unito ai cerotti alla nicotina, mentre al terzo è stato offerto un supporto proattivo, con sessioni extra di counselling e messaggi dallo staff dell''Help line, oltre al supporto standard. Al quarto gruppo è stato dato lo stesso supporto attivo del terzo, più i cerotti. L''analisi dei dati ha mostrato che sei mesi dopo aver smesso, non ha rilevato significative differenze nei tassi di successo tra le persone cui erano stati offerti diversi tipi di counselling e tra quelli con i cerotti. Il 18,2% di quelli che aveva ricevuto il supporto proattivo aveva smesso. Un valore molto simile al 19,6% di quelli che non l''avevano ricevuto. Complessivamente, il 17,7% dei fumatori che ha avuto i cerotti ha smesso, contro il 20,1% di quelli che non li hanno ricevuti. «Un risultato interessante» commenta Piergiorgio Zuccaro, ex responsabile dell''Osservatorio fumo, alcol e droga dell''Istituto superiore di sanità «perché ci dice che anche da solo l''aiuto telefonico può essere una terapia efficace. Cioè, un intervento minimo può produrre risultati su grandi numeri se le persone sono motivate». Tuttavia, secondo Zuccaro, non è stato considerato il potenziale impatto dei farmaci usati per smettere di fumare come la vareniclina, presi da soli senza il supporto standard. E conclude: «Non è facile dare un consiglio unico per smettere di fumare, perché una forte componente è legata alla volontà individuale. C''è chi smette da un giorno all''altro, chi ha bisogno d''aiuto e chi interrompe e poi ricomincia».
Bmj. 2012 Mar 23;344:e1696
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