Farmaci e dintorni

29 Maggio 2012

---

Alla luce dei risultati di un’indagine inglese, che ha evidenziato la scarsa conoscenza dei rischi che si corrono con ipercolesterolemia e ipertensione, la British heart foundation (Bhf) ha invitato i farmacisti a confrontarsi di più con i propri clienti su questo tema, eventualmente supportandoli nella gestione della terapia. Secondo la Bhf, infatti, il farmacista dovrebbe sfruttare al meglio la sua posizione esclusiva nella comunità e parlare di più con i pazienti delle loro esigenze mediche anche perché come ricordato da Mike Knapton della Bhf, «milioni di persone potrebbero rischiare la vita se non assumono i farmaci come prescritti dal medico». L’indagine condotta su un campione di 2.125 persone, ha evidenziato che un quarto non sa che colesterolo alto e pressione alta aumentano il rischio di malattia cardiaca, nonostante 624 avessero uno di questi valori alterati. In un’altra ricerca la Bhf aveva anche riscontrato che una persona su cinque non discute con il proprio medico se sta assumendo i farmaci come da prescrizione. «I farmacisti sono proprio nel cuore della comunità» ha aggiunto Knapton «e sono in una posizione unica per parlare con pazienti che altri operatori sanitari vedono raramente». Inoltre, dall’indagine è anche emerso che i pazienti non sono consapevoli del ruolo che, invece, il farmacista può svolgere come aiuto per assumere in modo corretto i farmaci prescritti. «Confido che tutti i farmacisti si attivino chiedendo ai pazienti come stanno seguendo la terapia e facendogli sapere che ci sono sempre opzioni disponibili».