Farmaci e dintorni

12 Dicembre 2012

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Siti Internet trappola e indagini via web, in aiuto alle forze dell''ordine, per incastrare le farmacie illegali online. Grazie a un accordo tra Aifa e università di Trento, siglato ieri, un team di esperti è già al lavoro, in collaborazione con l''università di Teeside, in Gran Bretagna, il Centro ricerche e studi su sicurezza e criminalità (RiSsc), l''Interpol (Icpo- medical products counterfeiting and pharmaceutical crime) e l''Istituto internazionale per la prevenzione dei medicinali contraffatti (Iracm-Fr). Lo scopo del progetto internazionale è costruire un prototipo che sfrutti le potenzialità delle Ict per l''identificazione automatica delle farmacie online illegali. In sostanza si tratta di mappare i medicinali più appetibili per il mercato illegale, per trovare con maggiore facilità le farmacie illegali, consentendo anche agli stessi produttori di introdurre nella confezione dispositivi anticontraffazione. Il protocollo prevede una durata di 3 anni (2012-2015) e 400.000 euro di finanziamenti, di cui 366.000 dalla Comunità europea. L’intento, ha spiegato il coordinatore scientifico del gruppo eCrime dell''ateneo di Trento, Andrea Di Nicola, è di usare le risorse messe a disposizione da nuovi sistemi di ricerca, come l''etnografia virtuale, le indagini via web e l''osservazione diretta del comportamento dei potenziali clienti anche attraverso siti trappola. Il problema della contraffazione è dilagante se si considera che una delle ultime operazioni dell''Interpol ha coinvolto 100 Paesi e portato all''arresto di 80 persone, e al sequestro di 3,7 milioni di medicinali contraffatti potenzialmente rischiosi, per un valore di oltre 10 milioni di dollari. Tutto ciò pone grandi rischi per la salute pubblica, anche se la diffusione del commercio online di farmaci contraffatti è talvolta legata all''alto costo dei medicinali originali o a forme di copertura sanitaria non adeguate.