Farmaci e dintorni

10 Gennaio 2013

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Le farmacie con vendita al dettaglio, gestite dalle principali catene farmaceutiche, all’interno dei tipici Drugstore americani hanno abbracciato un modello commerciale che potrebbe avere conseguenze disastrose per la salute. È questa la tesi sostenuta da Dennis Miller, farmacista con 25 anni d’esperienza professionale in questi esercizi, nel suo libro "Pharmacy exposed: 1,000 deadly things that can go wrong at the drugstore". «Le catene farmaceutiche» ha dichiarato Miller «hanno freddamente calcolato di spedire le prescrizioni fuori dalla porta il più velocemente possibile, per poi pagarne le inevitabili conseguenze quando i pazienti reclamano», diversamente da quanto accade nelle farmacie con uno staff adeguato. «Le catene mettono il profitto prima della sicurezza» dice Miller «e al gestore della farmacia manca la forza di pretendere livelli sicuri di personale. I farmacisti delle catene sono furiosi». Questo sistema che privilegia la rapidità, e la quantità, nella dispensazione di farmaci da prescrizione è quello che Miller ha definito McDonaldizzazione della farmacia, nel suo libro in vendita su Amazon.com ((2012, ISBN 1467945501), con una sola differenza rispetto ai Fast Food «la facilità con cui un farmaco può uccidere se non concedi al farmacista il tempo o il supporto necessari per fare il suo lavoro nel modo giusto».