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Farmaci e dintorni

11 Gennaio 2013

Antipertensivi e Fans associati provocano danno acuto ai reni


Prescrivere in contemporanea Ace inibitori, bloccanti del recettore per l''angiotensina, diuretici e farmaci antinfiammatori non steroidei (Fans) metterebbe i pazienti a rischio di danno renale acuto. Lo afferma uno studio molto ampio (effettuato su una coorte di oltre 480.000 utilizzatori di farmaci antipertensivi) condotto dal farmacoepidemiologo fiorentino Francesco Lapo - attualmente fellow presso il Centre for epidemiology del Jewish general hospital di Montreal, in Canada - e pubblicato su Bmj. Durante un follow-up di 5 anni si sono verificati, nel campione, 2.215 casi di danno renale acuto. Mentre la doppia combinazione (diuretico più Fans oppure antipertensivo che agisce sull''angiotensina più Fans) non sembra aumentare il rischio per i reni, la tripla combinazione (diuretico, Ace inibitore o bloccante del recettore per l''angiotensina più Fans) accresce il rischio  del 31%. Una seconda analisi ha dimostrato che il rischio maggiore si corre nei primi 30 giorni (aumento del rischio relativo dell''82%). Un editoriale di commento firmato da Dorothea Nitsch e Laurie Tomlinson, epidemiologhe della London school of hygiene and tropical medicine, inquadra meglio la questione: «Le linee guida del National institute for health and clinical excellence britannico (Nice) raccomandano un trattamento con Ace inibitori o bloccanti del recettore per patologie come l''ipertensione, l''insufficienza cardiaca cronica e l''insufficienza renale cronica con proteinuria» dicono le esperte. «In Inghilterra, la prescrizione di questi farmaci è aumentata del 16% negli ultimi quattro anni, e al contempo è molto comune che un anziano assuma anche diuretici e antinfiammatori». Nel commento si segnala anche la scarsità numerica del campione di pazienti che, nello studio, assumevano solo la doppia combinazione: secondo le due epidemiologhe londinesi, quindi, non si può affatto stare tranquilli sulla combinazione tra Fans e un singolo farmaco antipertensivo. La soluzione? Avvertire i propri pazienti del rischio e monitorare la funzionalità renale specialmente nel primo mese di associazione.

BMJ 2013;346:e8525

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