Politica e Sanità

16 Novembre 2011

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Contro l''influenza A/H1N1 "i Paesi europei stanno usando i farmaci antivirali in maniera aggressiva rispetto agli Usa e al Messico, che riservano il trattamento alle persone a rischio, come i pazienti con particolari condizioni mediche o le gravide" Questa la valutazione espressa da Nikki Shindo, del Global Influenza Programme dell''Organizzazione mondiale della sanità, nella consueta conferenza stampa pomeridiana da Ginevra. L''esperta mette in guardia dal rischio che il virus sviluppi resistenze a questi farmaci, rendendone l''uso inefficace. Il massiccio ricorso agli antivirali, ipotizza, "potrebbe essere il motivo della minore gravità della malattia in Europa. Non abbiamo studi di controllo, visto che si sono verificati ancora pochi casi rispetto a Usa e Messico". L''altra faccia della medaglia  per il rischio che il virus trovi il modo di beffare i farmaci. "Lo scorso anno e durante la precedente stagione influenzale - spiega - abbiamo verificato la resistenza dei virus dell''influenza stagionale all''oseltamivir”, uno dei due antivirali disponibili. "Il prossimo inverno, con la comparsa della normale influenza - sottolinea - ci potrebbe essere il rischio che il virus diventi altamente resistente agli antivirali. Per questo si sta piuttosto operando per la messa a punto di vaccini".