Farmaci e dintorni

10 Dicembre 2013

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I prodotti della medicina naturale (integratori, prodotti erboristici e rimedi omeopatici) sono associati, nei bambini, all’insorgenza di svariate reazioni avverse. L’allarme è stato lanciato all’Istituto superiore di sanità di Roma (Iss), durante il XXII seminario nazionale su “La valutazione dell’uso e della sicurezza dei farmaci: esperienze in Italia”, da Fabiana Auricchio e Francesca Menniti Ippolito, entrambe del Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute dell’Iss. I due ricercatori hanno raccolto le segnalazioni spontanee di reazioni avverse a terapie non convenzionali raccolte nel database dell’Iss, e le hanno analizzate classificando i casi per gravità, fascia di età, tipo di prodotto utilizzato e specifica condizione di interesse (problemi neurologici, complicazioni gastrointestinali, reazioni mucocutanee). Nel complesso sono risultate 213 reazioni avverse associate a terapie non convenzionali. In generale, le reazioni avverse sono risultate gravi nel 26% dei casi, e la maggior parte di esse ha riguardato problemi muco-cutanei (38%) di cui la maggior parte non gravi. «La maggior parte delle reazioni avverse segnalate» si legge ancora «sono legate all’uso di integratori». «L’analisi per fascia d’età» secondo lo studio di Auricchio e Menniti Ippolito «ha dimostrato che una grossa percentuale di reazioni avverse gravi neurologiche (37%) si verifica nei bambini di età compresa tra 0 e 12 mesi e sembrano essere legate a prodotti erboristici contenenti alcaloidi». Ora si procederà alla quantificazione del rischio usando i dati dello studio caso-controllo sul monitoraggio dell’uso dei farmaci e vaccini in pediatria.