Farmaci e dintorni
08 Gennaio 2014Con l''influenza alle porte e il picco epidemico previsto a breve, una delle misure di prevenzione più raccomandata è quella di lavarsi spesso le mani, per evitare di trasmettere il virus. Ma, contrariamente a quel che si pensa, i saponi antibatterici, venduti ai banchi delle farmacie e sempre più di moda per proteggersi dal rischio di ammalarsi, sarebbero inutili, e anche pericolosi. A lanciare il monito (vedi Farmacista33 del 18 dicembre 2013) gli esperti dell''ente regolatorio statunitense, la Food and drug administration (Fda), secondo cui i potenziali rischi sarebbero maggiori dei benefici. Al momento infatti, si legge sul sito dell''Fda, non ci sono prove che questi prodotti da banco siano più efficaci nel prevenire la trasmissioni di malattie del semplice lavarsi le mani con acqua e sapone normale. Inoltre, contengono sostanze chimiche, come triclosan e triclocarban, che possono risultare pericolose e che non sono presenti nei saponi semplici. «I nuovi dati suggeriscono che i rischi associati all''uso quotidiano e a lungo termine dei saponi antibatterici possano superare i loro benefici» spiega Colleen Rogers, microbiologa della Fda, «Alcune sostanze possono infatti contribuire alla resistenza batterica agli antibiotici e avere imprevisti effetti ormonali». Effetti osservati finora sugli animali, questi ultimi, e che quindi non è detto vi siano anche sull''uomo, ma su cui occorre, secondo l''Fda, maggiore approfondimento. Inoltre l''esposizione a queste sostanze chimiche attive è maggiore di quanto precedentemente ritenuto, il che aumenta le preoccupazioni circa i potenziali rischi associati ad un uso regolare e a lungo termine. Alla luce di questi dati l''agenzia chiede alle aziende produttrici di fornire maggiori dati che dimostrino la sicurezza ed efficacia dei saponi antibatterici per mani e corpo usati con l''acqua. «I test di laboratorio usati per valutare l''efficacia dei saponi antibatterici» continua Rogers «non hanno valutato direttamente l''effetto del prodotto sui tassi di infezione. Con la nuova proposta, gli studi dovranno testare direttamente la capacità dei saponi antibatterici di offrire benefici clinici rispetto agli altri saponi». L''Fda inoltre sta collaborando con l''Agenzia di protezione ambientale (Epa) per regolamentare l''uso del triclosan, rivedendone gli effetti da due diverse prospettive. L''Epa infatti sta aggiornando le valutazioni sui suoi effetti quando è presente nei pesticidi, mentre l''Fda ne rivaluta il profilo d’azione quando presente nei saponi.
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