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Farmaci e dintorni

11 Giugno 2014

Al vaglio un nuovo farmaco contro la stipsi da oppiacei


A lungo termine gli oppiacei possono dare stitichezza nei pazienti con dolore cronico, ma un nuovo farmaco potrebbe essere la carta vincente per risolvere il problema. La novità viene da uno studio svolto dai ricercatori dell'university of Michigan health system di Ann Arbor e coordinato da William Chey, professore di medicina interna. «Circa metà dei pazienti trattati cronicamente con oppioidi per sindromi dolorose persistenti non oncologiche, come l'artrosi avanzata e il mal di schiena cronico, sviluppa stipsi, complicanza fastidiosa che può aggravarsi fino all'occlusione intestinale, costringendo a ridurre il dosaggio degli antidolorifici» dice l'internista. Ma a cambiare le cose potrebbero essere i risultati di due studi in fase 3, il Kodiac-4 e il Kodiac-5, entrambi su naloxegol, un farmaco sperimentale per la costipazione indotta da oppioidi (Oic), appena pubblicati online sul New England journal of medicine. «Una singola dose giornaliera di naloxegol, un antagonista del recettore degli oppiacei ad azione periferica, specificamente progettato per la costipazione indotta da oppioidi, aumenta i movimenti intestinali rispetto al placebo» riprende Chey. I due studi Kodiac, randomizzati controllati in doppio cieco, hanno coinvolto in totale circa 1.400 pazienti senza stipsi prima di iniziare gli oppioidi per dolori non oncologici. I partecipanti, che avevano preso dosi equivalenti di morfina comprese tra 30 e 1.000 mg a settimana per almeno un mese, sono stati assegnati al trattamento con naloxegol 12,5 mg o 25 mg una volta al giorno o placebo. Metà di loro aveva già assunto lassativi senza successo e, in questo sottogruppo, la risposta al naloxegol è stata superiore al 40% con la dose più bassa e quasi del 50% con quella più elevata. «La domanda per l'approvazione del farmaco è stata accettata dalla US Food and drug administration il 19 novembre 2013, e naloxegol è in fase di valutazione anche in Canada e Unione europea» conclude Chey.

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