Farmaci e dintorni

03 Marzo 2015

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«Il dolore, acuto od occasionale, rappresenta il principale motivo di consulto del medico di medicina generale e, nel trattamento delle forme più comuni, si cerca di evitare al massimo il ricorso ai trattamenti sistemici ove esista una valida alternativa come i cerotti antalgici antinfiammatori». Lo ha detto Claudio Cricelli, presidente Simg (Società italiana di medicina generale e delle cure primarie), in un incontro ieri a Milano. «Questi farmaci sono da preferire al trattamento per os: sono di semplice impiego, ben tollerati, ben controllati e comodi, potendosi applicare esattamente dove il paziente percepisce il dolore. I Fans, come diclofenac, sono ampiamente utilizzati nella pratica clinica e i cerotti medicati a base di diclofenac sono in grado di risolvere molte situazioni». L'occasione per effettuare una "review" su un presidio consolidato è il 20° anno di presenza sul mercato italiano del cerotto medicato a base di diclofenac epolamina, che ritorna dopo 20 anni di distribuzione da parte di una nota azienda tedesca nel portafoglio Ibsa, l'azienda svizzera che aveva sviluppato la tecnologia a matrice idrogel alla fine degli anni '90. «Il cerotto medicato» specifica Francesco Rossi, presidente Sif (Società italiana di Farmacologia) «è indicato per il trattamento locale di strati dolorosi e infiammatori di varia natura a carico di articolazioni, legamenti, muscoli o tendini. Rappresenta il gold standard per il trattamento del dolore localizzato, in quanto non è invasivo, ha lunga durata d'azione (almeno 12 ore), riduce notevolmente gli eventi avversi gastrointestinali, renali e cardiovascolari perché raggiunge il circolo in basse concentrazioni. Ha persino vantaggi rispetto ai Fans in gel o in crema, perché permette un dosaggio più accurato del principio attivo in termini di somministrazione». Queste tesi sono suffragate da varie linee guida internazionali (Eular, Acr, Nice) che sostengono l'uso di questi presidi prima del ricorso a farmaci per uso orale o agli oppioidi. «Differenti formulazioni di diclofenac topico» aggiunge Piercarlo Sarzi Puttini, consigliere Sir (Società italiana di reumatologia) «si sono dimostrate superiori al placebo e comparabili al diclofenac per os in pazienti affetti da osteoartrite delle ginocchia, con minori effetti gastrointestinali. In reumatologia la principale indicazione è il controllo di fasi di acuzie di malattie infiammatorie e non, come l'artrite reumatoide, l'artrite psoriasica, la gotta e la spondilite anchilosante».