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Farmaci e dintorni

10 Giugno 2015

I nuovi contraccettivi orali aumentano il rischio di Tev


Sul fronte trombosi venosa profonda le nuove pillole potrebbero essere più pericolose per la salute di quelle vecchie. Dalla loro introduzione in prontuario, le formulazioni estro-progestiniche impiegate come contraccettivi orali hanno subito diversi cambiamenti nel tentativo di migliorarne il profilo di sicurezza e ridurre gli eventi avversi associati alla loro assunzione. Obiettivo in parte fallito tenendo conto delle conclusioni di uno studio, pubblicato sul British medical journal, in cui si afferma che le pillole anticoncezionali più recenti, contenenti progestinici come drospirenone, desogestrel, gestodene e ciproterone, paragonate a quelle utilizzate in passato a base di levonorgestrel e noretisterone, incrementerebbero il rischio di tromboembolia venosa (Tev) a carico degli arti inferiori ed embolia polmonare. I ricercatori britannici hanno confrontato 10.500 casi di donne di età compresa tra i 15 e i 49 anni con trombosi venosa a 42.000 coetanee, con analoghi fattori di rischio, ma senza trombosi. Dai dati epidemiologici, raccolti in due archivi, è emerso che la probabilità di sviluppare episodi di tromboembolismo venoso attribuibile all'impiego degli anticoncezionali più recenti è dal 3,6 al 4,3 volte maggiore rispetto a quello registrato nei controlli. Con le pillole meno recenti contenenti noretisterone, levonorgestrel o norgestimato il rischio aumenta di oltre il doppio, con gestodene e ciproterone quadruplica. I risultati andranno valutati con attenzione senza suscitare allarmismi ma ribadendo la necessità di un'approfondita anamnesi di chi assumerà la pillola e la segnalazione di eventuali controindicazioni all'impiego in presenza di fattori di rischio.
Perché interessa il farmacista: siccome la pillola anticoncezionale è utilizzata per lunghi periodi di tempo in donne perlopiù sane è importante documentarsi sulle caratteristiche dei componenti estro-progestinici di ciascuna tipologia in commercio in modo da rendere consapevoli le pazienti sulle precauzioni, i possibili eventi avversi e le controindicazioni. Anche alla luce di questi risultati.

Marvi Tonus

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