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Farmaci e dintorni

24 Giugno 2015

Zinco solo se serve e nelle giuste quantità


Se poco zinco fa male troppo può anche essere peggio. Se si assumono quantità eccessiva di questo oligominerale si corre il rischio, alla lunga, di interferire con l'assorbimento di un altro elemento, il rame, e di conseguenza sviluppare disturbi neurologici e anemia. Sull'uso corretto degli integratori di sali minerali e vitamine ma, soprattutto, sulla loro reale utilità come supplementi nelle diete squilibrate si discute molto, anche nell'abito della comunità scientifica. Gli autori di un piccolo audit di clinica pratica, pubblicato sul Journal of Clinical Pathology, si sono concentrati sullo zinco, un minerale essenziale per l'organismo in quanto coinvolto nel funzionamento di alcune proteine e di molti enzimi ad azione antiossidante. La sua presenza è, per esempio, indispensabile per la respirazione cellulare, l'attività del sistema immunitario e la cicatrizzazione degli epiteli. In base ai dati raccolti nello studio britannico, il fabbisogno giornaliero di zinco è pari a circa 5,5-9,5 mg per gli uomini e 4-7 mg per le donne, anche se quantità maggiori sono richieste in gravidanza e allattamento. Se uno stato di carenza può dipendere da diversi fattori, tra cui la presenza di alcune malattie che favoriscono l'eliminazione urinaria, il malassorbimento o l'assunzione di determinate categorie di farmaci, l'utilizzo di supplementi deve però essere calibrata in base al limite massimo tollerabile stabilito in 40 mg/die. I ricercatori hanno preso in esame 70 pazienti a cui era stata diagnosticata una carenza analizzando i motivi per cui era stata prescritta l'integrazione, tra cui la necessità di accelerare la cicatrizzazione di piaghe da decubito o ulcere agli arti inferiori, malnutrizione, astensione dall'alcol, alopecia. Poi sono state analizzate le quantità di zinco prescritte, gli esami del sangue eseguiti e gli effetti della supplementazione sul lungo periodo. Nel 60 per cento dei casi i medici avevano consigliato quantità di zinco maggiori del necessario senza aver raccolto informazioni preliminari sul reale fabbisogno e senza essere consapevoli dei rischi di superarlo. Tant'è che tredici pazienti su 70 anno sviluppato anemia, neutropenia e altri sintomi neurologici attribuibili a una carenza di rame indotta proprio da un eccesso di zinco.

Perché interessa il farmacista: il consiglio competente di un professionista è quanto mai importante nell'impiego di integratori dietetici e multivitaminici che non richiedono la prescrizione del medico ma che possono avere anche controindicazioni importanti.

Marvi Tonus

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