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Farmaci e dintorni

21 Ottobre 2015

Allopurinolo con prudenza per evitare reazioni avverse


Si dovrebbe porre maggiore attenzione alla prescrizione di allopurinolo, soprattutto nei casi di iperuricemia asintomatica o in presenza di malattie renali e cardiovascolari, perché il rischio di gravi reazioni avverse di ipersensibilità, incluse necrolisi epidermica tossica, sindrome di Stevens-Johnson e manifestazioni di rush cutaneo, non è trascurabile. La segnalazione si basa su un ampio studio retrospettivo, pubblicato sulla rivista scientifica Jama, che riporta l'incidenza annuale di questi fenomeni indesiderati su una popolazione di oltre 1.600.000 pazienti i cui dati sono conservati nel Taiwan National Health Insurance Research Database relativi al periodo compreso tra gennaio 2001 e dicembre 2011. L'allopurinolo è un farmaco utilizzato non in acuto ma per la prevenzione degli attacchi ricorrenti di gotta, condizione causata da un'eccessiva concentrazione di acido urico nel sangue che si deposita in forma di cristalli a livello delle articolazioni provocando dolore e infiammazione. Le parti più colpite sono dita dei piedi, caviglie, ginocchia e mani. A livello renale, i cristalli di acido urico possono inoltre condurre alla formazione di calcoli. In caso di iperuricemia, ossia valori di acido urico superiori a 6,8 o 7 mg/dL, è prassi comune prescrivere allopurinolo, a volte senza curarsi dei possibili rischi. Tuttavia, dato che nello studio è stato rilevato un tasso di incidenza annuale di 4,86 casi di ipersensibilità grave al farmaco ogni 1000 nuovi utilizzatori, 2,02 casi di ricovero e 0,39 di morte, bisognerebbe tenere conto di questa eventualità soprattutto quando si intende trattare un'iperuricemia asintomatica (verso cui il trattamento potrebbe essere inappropriato) e sono presenti alcuni fattori di rischio tra cui l'età superiore a 60 anni, il sesso femminile e un dosaggio iniziale oltre i 100 mg/die, oltre alle già menzionate malattie renali e cardiovascolari associate.

Perché interessa il farmacista: valutare il rapporto rischio/beneficio di allopurinolo, farmaco spesso utile ma a volte non indispensabile, è molto importante nei pazienti anziani e in politerapia, quando il rischio di eventi avversi è maggiore.

A cura di Marvi Tonus

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