Farmaci e dintorni
25 Novembre 2015Il farmaco mirabegron, utilizzato per il trattamento della vescica iperattiva, è ora controindicato nei casi di ipertensione grave non controllata per il rischio di comparsa di eventi cardiaci e ictus cerebrovascolari. Lo segnala il Medicines and Helthcare products Regulatory Agency (Mhra), l'ente regolatorio britannico, in una nota informativa sulla sicurezza dei medicinali in cui è contenuta anche la richiesta agli operatori sanitari di misurare la pressione arteriosa all'inizio della terapia mirabegron e di controllarla regolarmente durante il trattamento, soprattutto se il paziente è già iperteso, e di comunicare alle autorità qualsiasi reazione avversa sospetta. Mirabegron è un farmaco in compresse a rilascio prolungato indicato per il trattamento sintomatico dell'urgenza, dell'aumentata frequenza della minzione e/o dell'incontinenza da urgenza che può verificarsi in pazienti adulti con sindrome della vescica iperattiva. La dose raccomandata è di 50 mg al giorno.
Agisce come potente agonista selettivo dei recettori beta-3 adrenergici, presenti sulle terminazioni nervose della vescica, stimolando il rilassamento della muscolatura. In questo modo le pareti dell'organo aumentano la propria distensibilità, favorendo la fase di riempimento e di accumulo di urina, riducendo la frequenza di contrazioni che non portano allo svuotamento. Pur essendo già noto che l'assunzione di questo farmaco può portare a un aumento dei valori di pressione arteriosa, la revisione delle informazioni più recenti raccolte in Europa sulla sicurezza di mirabegron ha portato all'elaborazione di nuove raccomandazioni con l'obiettivo di ridurre il pericolo di crisi ipertensive, anche associate a episodi di Tia e di ictus cerebrovascolari, evento avverso ipotizzato del farmaco. Il provvedimento dell'Mhra prevede che mirabegron sia ora controindicato nei pazienti con pressione sistolica maggiore o uguale a 180 mm Hg e diastolica maggiore o uguale a 110 mm Hg, o entrambe, non controllate. Deve essere usato con cautela anche per valori di massima maggiore o uguale a 160 mm Hg e di minima maggiore o uguale 100 mm Hg.
Perché interessa il farmacista: molte persone si rivolgono al farmacista per controllare la pressione arteriosa, quelle che assumono mirabegron potrebbero non essere non informate sulle raccomandazioni di uso del farmaco.
Marvi Tonus - Farmacista
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