Farmaci e dintorni
14 Luglio 2017L'aggiunta di azitromicina è associata a un numero minore di riacutizzazioni di asma nei pazienti che assumono una terapia di mantenimento doppia, secondo uno studio pubblicato su Lancet. «Le riacutizzazioni dell'asma causano un considerevole onere della malattia globale» afferma Peter Gibson, dell'Hunter Medical Research Institute di Newcastle, Australia, che poi aggiunge: «Gli adulti con asma persistente non controllata malgrado il trattamento di mantenimento richiedono una terapia aggiuntiva. Poiché gli antibiotici macrolidi possono essere usati per il trattamento dell'asma persistente, abbiamo cercato di valutare l'efficacia e la sicurezza dell'azitromicina orale come terapia aggiuntiva in pazienti questo tipo di problema in trattamento con corticosteroidi per via inalatoria con dose medio-alta e un broncodilatatore a lunga durata».
I ricercatori hanno randomizzato oltre 400 adulti in tale situazione a ricevere azitromicina orale 500 mg o placebo tre volte a settimana per 48 settimane; sono stati esclusi pazienti con anomalie di prolungamento QTc o problemi di udito. Il gruppo trattato con azitromicina ha sperimentato meno riacutizzazioni di asma moderata e grave rispetto al gruppo placebo, e un miglioramento della qualità della vita relativa all'asma; d'altra parte, le persone che ricevevano azitromicina avevano maggiore probabilità di andare incontro a diarrea (34% dei casi rispetto al 19% dei pazienti trattati con placebo). Gli organismi resistenti all'azitromicina identificati nei campioni di espettorato raccolti dopo il trattamento non presentavano una differenza significativa tra i due gruppi, ma gli autori sottolineano che lo studio non aveva potenza sufficiente per rilevare un effetto in questo campo. «Azitromicina potrebbe essere una utile terapia aggiuntiva nell'asma persistente» concludono i ricercatori. «Gli effetti sulla resistenza microbica della comunità di una terapia a lungo termine con i macrolidi rimane una preoccupazione per la salute pubblica. Sono necessari ulteriori studi con macrolidi non antibiotici potenzialmente più sicuri nell'asma grave non controllata» scrivono in un editoriale collegato Guy Brusselle, del Ghent University Hospital in Belgio, e Ian Pavord, della University of Oxford nel Regno Unito. «Poiché probabilmente gli effetti antimicrobici contribuiscono però all'efficacia complessiva dei macrolidi, gli effetti positivi di macrolidi non antibiotici potrebbero essere intermedi tra quelli dei macrolidi antibiotici e del placebo» concludono.
Lancet. 2017. doi: 10.1016/S0140-6736(17)31281-3
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28687413
Lancet. 2017. doi: 10.1016/S0140-6736(17)31547-7
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28687412
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