Farmaci e dintorni
17 Novembre 2011Per escludere la radioattività nei farmaci che provengono dal Giappone, le autorità europee e gli Stati membri hanno avviato, lo scorso maggio, una procedura di monitoraggio che valuta il possibile impatto dell''incidente su medicinali e materie prime fabbricati in Giappone. Ora il ministero della Salute con una lettera alle aziende allarga questi controlli anche ai farmaci veterinari. I titolari delle autorizzazioni in commercio devono assicurare la qualità, sicurezza ed efficacia dei medicinali. Per questo l''Aifa (Agenzia italiana del farmaco), come concordato a livello europeo, ha inviato nelle settimane scorse alle aziende la richiesta di compilare una dichiarazione sui controlli dei livelli di radionuclidi iodine-131, caesium-134 and caesium-137. La richiesta è stata inviata a tutte le aziende titolari di medicinali prodotti, anche solo parzialmente, importati dal Giappone e, oppure, prodotti con principi attivi o intermedi fabbricati in Giappone, in una delle prefetture individuate come critiche (Fukushima, Gunma, Ibaraki, Tochigi, Miyagi, Yamagata, Niigata, Nagano, Yamanashi, Saitama, Tokyo and Chiba).
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