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Politica e Sanità

16 Novembre 2011

La nuova influenza non è la prima causa


Il primo decesso in Italia di un paziente che ha contratto l''infezione da H1N1 "è da imputare solo indirettamente" al virus della nuova influenza A

Lo sottolinea il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali in una nota, a proposito dell''uomo di 51 anni morto questa notte all''Ospedale Cotugno di Napoli. "Il paziente presentava da tempo gravi condizioni di base, con cardiopatia dilatativa e diabete grave, recentemente complicate da insufficienza renale. Nel corso del ricovero l''uomo ha sviluppato inoltre una sepsi da stafilococco, infezione già di per s� molto grave. Il decesso - afferma il ministero - è quindi da imputare solo indirettamente all''infezione da influenza A H1N1, in quanto in pazienti gravemente compromessi qualsiasi altra malattia febbrile favorisce tali esiti", aggiunge.  "Occorre a questo punto distinguere casi come questo, in cui il decesso si verifica in corso di influenza da virus A H1N1 - spiega il ministero - dai rari casi gravi direttamente attribuibili a questo virus, come quello relativo al paziente ricoverato a Monza e affetto da polmonite virale primaria. Questi ultimi casi, in cui si verifica un effetto diretto del virus sui polmoni, sono preoccupanti ma per fortuna estremamente rari".  L''Unità di crisi del ministero ha allo studio delle "misure specifiche da implementare su tutto il territorio nazionale per il riconoscimento precoce e la gestione ottimale di queste rare forme gravi dell''influenza A H1N1", conclude il comunicato.

Sempre in tema di mortalità,  l''ultimo bollettino diffuso venerdì dall''Organizzazione mondiale della sanità (Oms) segnala un totale di 2837 decessi su oltre 254.206 casi confermati in tutto il pianeta. Il continente americano resta la regione più colpita, con 116.046 casi in tutto (2.234 fatali), ma i dati sul numero di infezioni sono sottostimati, dal momento che ai Paesi non è più richiesto di testare e registrare ogni singolo caso di nuova influenza, precisa l''Oms. "Il virus pandemico continua a essere predominante rispetto ai virus dell''influenza stagionale circolanti, in entrambi gli emisferi" continua l’Oms nel suo ultimo bollettino, sottolineando che al momento il virus non è mutato. "Tutti i campioni di H1N1 analizzati al momento - scrive l''Oms - si sono rivelati antigenicamente e geneticamente simili" al campione di riferimento. Dunque non si è ancora verificata la temuta mutazione in un patogeno più virulento.

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