Politica e Sanità

16 Novembre 2011

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Farmaci biologici reperibili non solo in ospedale, ma anche in tutte le farmacie del territorio italiano. E'' la proposta avanzata da Mauro Picardo, dell''Istituto dermatologico San Gallicano di Roma, in occasione del convegno “Psoriasi: gli sviluppi delle prospettive terapeutiche e il riflesso sulla sostenibilità della cura”, organizzato nella Capitale. "Attualmente - ha ricordato Picardo - la distribuzione dei biologici avviene solo attraverso le farmacie ospedaliere. Ma i cicli di trattamento che questi prodotti comportano sono abbastanza lunghi e non sussiste la necessità di ricontrollare il paziente molto frequentemente, se si è data una buona impostazione iniziale alla terapia. Essendo per prodotti particolari, da conservare e maneggiare in un certo modo, le farmacie ospedaliere erogano sempre una quantità limitata di medicinale, utile al massimo per 4 mesi di trattamento. La possibilità di poter avere il medicinale attraverso la farmacia territoriale, sempre sulla base della prescrizione medica, eviterebbe dunque al paziente la necessità di dover tornare sempre in ospedale, anche se non ha disturbi particolari e la terapia funziona bene". Lo specialista rileva poi che "nel caso della psoriasi, i centri Psocare non sono presenti in tutte le Regioni e sono comunque concentrati nelle grandi città, e dunque per i malati sarebbe un''agevolazione notevole non dover raggiungere, ad esempio, Roma per avere il farmaco". "E'' un''ipotesi possibile - ha commentato il direttore generale dell''Agenzia italiana del farmaco (Aifa), Guido Rasi - ma attraverso un percorso gestito e non automatico, per cui un farmaco può iniziare la sua evoluzione in ospedale, proseguire al fianco dei medici di famiglia o degli specialisti e pian piano essere rilasciato sul territorio".