Politica e Sanità

16 Novembre 2011

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E’ stato approvato un emendamento all’articolo 15 della legge comunitaria che sottrae le farmacie comunali alla disciplina prevista per i servizi pubblici locali di rilevanza economica. L’emendamento è stato promosso dal senatore Luigi D’Ambrosio Lettieri che precisa in un comunicato. "Le farmacie pubbliche, così come quelle private, sono presidi sanitari convenzionati con il Ssn che possono operare soltanto sulla base di un''autorizzazione rilasciata dalle Asl, in pratica una vera e propria concessione di servizio pubblico � spiega d''Ambrosio Lettieri. � Non essendo la titolarità del servizio pubblico dei Comuni, che sono semplici concessionari proprio come lo sono i farmacisti privati, la gestione delle farmacie comunali andava dunque sottratta dall''ambito dell''articolo 23 bis del Dl n. 112/08”. “Ma  l''emendamento era necessario anche per riaffermare senza alcuna possibilità di equivoco la funzione e il ruolo socio-sanitario-assistenziale delle farmacie � prosegue il segretario della XII Commissione � così come stabilito dalla legge 833/78 di riforma sanitaria e confermato dai vari provvedimenti sul settore che sono poi seguiti. Al riguardo, esiste nel nostro Paese un indirizzo politico costante e coerente, ribadito dal Governo anche con il  recente decreto che individua i nuovi servizi socio-sanitari erogabili dalle farmacie pubbliche e private nell''ambito del Ssn. Un indirizzo che ormai trova sponda anche in Europa, come attesta la sentenza della Corte di giustizia europea del maggio scorso, che ha riconosciuto come i vincoli del nostro ordinamento farmaceutico, necessari per garantire un servizio ordinato e capillare, non violino le regole comunitarie su concorrenza e libertà di stabilimento”.