Politica e Sanità
16 Novembre 2011Nessun beneficio dalla riforma sanitaria americana per le aziende farmaceutiche, o almeno non prima del 2015. E'' la previsione dei vertici delle principali industrie, alla vigilia dell''inizio del dibattito al Senato sulla rivoluzione voluta da Barack Obama per il sistema sanitario statunitense. In occasione del Reuters Health Summit di New York, infatti, i leader delle farmaceutiche si sono mostrati cautamente ottimisti sugli effetti della riforma sul loro business: estendere la coperta assicurativa ai 39 milioni di persone che attualmente non la hanno, non porterà cambiamenti repentini, soprattutto dato che alcune misure comprese nella legge non saranno applicate prima del 2013. Secondo Murray Aitken, vice presidente Healthcare Insight di Ims Health, "il più grande effetto si sentirà addirittura dopo il 2020".
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