Politica e Sanità
16 Novembre 2011Continua a calare la spesa farmaceutica netta a carico del Servizio sanitario nazionale (Ssn) che, nei primi otto mesi del 2009, ha fatto registrare una diminuzione dello 0,2% rispetto allo stesso periodo dell''anno precedente, a fronte di un aumento del numero delle ricette del 2,9%
Sono i dati resi noti da Federfarma, la Federazione nazionale dei titolari di farmacia italiani. L''aumento del numero delle ricette, costante ormai da alcuni anni - sottolinea Federfarma - può essere correlato, tra l''altro, al calo del numero dei ricoveri, diminuiti nel 2008 dell''1,7%, in conseguenza di un maggior ricorso all''assistenza farmaceutica territoriale. Nel periodo gennaio-agosto 2009 le ricette sono state oltre 377 milioni, pari a 6,33 per cittadino. Le confezioni di medicinali erogate a carico del Ssn sono state oltre 690 milioni, con un aumento del 2,9% rispetto allo stesso periodo del 2008. Ogni cittadino italiano ha ritirato in farmacia in media 11,6 confezioni a carico del Ssn. Nel mese di luglio 2009, la spesa farmaceutica netta convenzionata Ssn è diminuita del 2,1% rispetto a luglio 2008, mentre il numero delle ricette è aumentato del 2,9%; nel mese di agosto la spesa è diminuita del 2,2%, mentre il numero delle ricette è aumentato del 3,6%. L''andamento della spesa nei primi otto mesi del 2009 è il risultato di un costante incremento del numero delle ricette e di un contestuale calo del valore medio delle stesse (-3,1%): si prescrivono più farmaci, ma di prezzo mediamente più basso. Tale risultato è dovuto alle riduzioni dei prezzi varate dal Governo e dall''Aifa dal 2006 e al crescente impatto del prezzo di riferimento per gli equivalenti, in seguito alla progressiva scadenza di brevetti e alle misure regionali. Tra queste, l''estensione in diverse Regioni del rimborso di riferimento agli inibitori di pompa protonica (misure che, come previsto dalla legge 222/2007, non potranno più essere introdotte); la reintroduzione (Abruzzo, Campania, Lazio e, dall''8 maggio 2009, Calabria) o l''appesantimento (Sicilia) del ticket; la distribuzione diretta o tramite le farmacie di medicinali acquistati dalle Asl. Le farmacie - evidenzia Federfarma - continuano a dare un rilevante contributo al contenimento della spesa, oltre che con la diffusione degli equivalenti e con la tempestiva fornitura dei dati analitici dei medicinali erogati in regime di Ssn, anche con lo sconto al Ssn. Nei primi otto mesi del 2009 le farmacie hanno garantito, proprio con lo sconto, un risparmio di circa 400 milioni di euro, ai quali si aggiungono oltre 50 milioni di euro derivanti dal pay-back attivato a carico delle farmacie a decorrere dal primo marzo 2007.
Federfarma fa infine notare che, a parte i picchi di alcune Regioni che hanno una spesa farmaceutica complessiva molta bassa (Bolzano, Trento, Valle d''Aosta, Lombardia, Veneto e Piemonte) o molto alta (Liguria, a causa di un gran numero di anziani), l''andamento della spesa farmaceutica territoriale sommata a quella ospedaliera sostanzialmente omogeneo. Tale omogeneità costituisce un valido presupposto per poter pervenire a una soluzione, concordata a livello nazionale, per la distribuzione tramite le farmacie dei medicinali acquistati dalle Asl e oggi distribuiti dalle Asl stesse. Una soluzione di questo tipo andrebbe incontro alle esigenze dei cittadini di trovare nella farmacia più vicina i medicinali di cui hanno
bisogno, nel rispetto dei Livelli essenziali di assistenza, e garantirebbe costi certi, contenuti e trasparenti.
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