Politica e Sanità

16 Novembre 2011

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�Siamo sconcertati dal muro contro muro del Ministro Giulio Tremonti che non ha aperto nessuna ipotesi di trattativa con le 17.000 farmacie italiane e le 1.222 venete�. Esordisce così, in una nota, Marco Bacchini, presidente di Federfarma Veneto e aggiunge: �Gran parte del lavoro portato a termine in questi anni insieme agli utenti della farmacia viene azzerato e non avrà futuro. Siamo amareggiati da questo rapporto ambiguo del Governo che da un lato vuole la farmacia come presidio sanitario sul territorio nell’ottica, dichiarata dalla legge 69/2009, della deospedalizzazione e dall’altro sostanzialmente dice ai farmacisti di arrangiarsi�. Secondo Bacchini, �tra i tanti problemi che la farmacia sarà costretta ad affrontare a seguito dei tagli ce ne sarà uno molto immediato: il tempo a disposizione per ciascun utente. Verrà drasticamente ridotto insieme al taglio di molti servizi che si davano per scontati�. In questa prospettiva, Bacchini sostiene che la farmacia dei non potrà essere realizzata e, conclude: �Saranno i cittadini più deboli a farne le spese. Se è vero che il Ministro Giulio Tremonti dice di non voler toccare le tasche degli italiani è chiara la prospettiva del pagamento dei servizi fino ad oggi gratuiti, in farmacia. Quindi a pagare sarà anche l’ultimissimo e il più importante anello della catena: l’utente della farmacia�.