Politica e Sanità

16 Novembre 2011

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Non si riunirà prima di novembre il Consiglio delle regioni, la ruota ancora mancante all’ingranaggio di governo che il nuovo statuto ha dato a Federfarma. Scade il 31 ottobre, infatti, il termine entro il quale le Unioni regionali devono comunicare alla presidenza i due rappresentanti (uno per gli urbani e uno per i rurali) che siederanno nel Consiglio, cui spettano importanti funzioni di controllo nei confronti dell’esecutivo: il “parlamentino”, infatti, può rimandare al giudizio dell’assemblea generale le delibere della giunta, mentre il coordinatore può chiedere l’empeachment della presidenza con il voto dei due terzi del Consiglio. Ovvio quindi che “la minoranza” (ossia quelle associazioni territoriali che al voto di settembre non avevano sostenuto la candidatura di Annarosa Racca) prema perch� il parlamentino delle regioni si insedi al più presto. Di seguito la parola ai protagonisti.