Politica e Sanità

16 Novembre 2011

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Sarà la farmacia dei servizi il principale terreno di sfida per la professione nel prossimo anno. A ribadirlo è Annarosa Racca, presidente Federfarma, nel corso di un incontro stampa di fine anno svoltosi a Milano, territorio che già da anni sperimenta questo nuovo modello.
«Grazie alla nuova normativa, che speriamo possa essere pubblicata in Gazzetta Ufficiale quanto prima,  potremo  offrire nuove opportunità al cittadino» dice Racca.  «Pensiamo alla prenotazione di prestazioni ambulatoriali, piuttosto che al pagamento dei relativi ticket e al ritiro dei referti. Oppure alle prestazioni analitiche di prima istanza rientranti nell’ambito dell’autocontrollo all’utilizzo dei dispositivi strumentali per i servizi di secondo livello, alle nuove figure professionali o alla consegna a domicilio di farmaci».
La Lombardia si segnala come Regione all’avanguardia, in virtù di diversi servizi già attivi, dallo psicologo di quartiere ad aree della farmacia dedicate all’allattamento per le neo-mamme, all’attuazione di programmi di prevenzione.
«Solo quest’anno, per esempio,  le Asl   hanno inviato 686 mila inviti per lo screening del tumore del colon retto attraverso la ricerca di sangue occulto nelle feci» dice Racca. «Il test, gratuito e ritirabile in farmacia, permette di identificare lesioni precancerose e tumori in stato molto precoce, trattabili con interventi poco invasivi e dunque con prognosi migliore. Ben il 37% della popolazione coinvolta si è sottoposta al test. Grazie al contributo delle farmacie è stato così possibile diagnosticare circa 500 neoplasie e 2.737 adenomi rimossi chirurgicamente. Un ulteriore attestato del ruolo sociale della farmacia, sia nelle grandi città dove rappresenta un importante punto di riferimento per zone e quartieri, sia nelle zone rurali dove garantisce un livello di assistenza sicuro ed efficace».