Politica e Sanità

16 Novembre 2011

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AstraZeneca e Sanofi-Aventis hanno creato un consorzio, finanziato con 16 milioni dall’Unione Europea, per sviluppare nuovi farmaci contro la tubercolosi. I centri di ricerca coinvolti sono l''Ėcole polytechnique federale di Losanna, l''Università di Pavia e quella di Uppsala in Svezia. L''obiettivo del progetto è di sviluppare 10-20 composti da mettere in cantiere nei prossimi anni, che costituiscano la base per due o tre medicine efficaci nella cura della tubercolosi, da somministrare ai pazienti come un cocktail di farmaci. Ogni anno, nel mondo, muoiono 1,8 milioni di persone per tubercolosi e ci sono 8 milioni di nuovi contagi. I farmaci esistenti (gli antibiotici rifampicina e isoniazide), sono stati messi a punto circa 50 anni fa e devono essere somministrati per 6-9 mesi, per eliminare completamente i microbatteri dall''organismo oppure anche fino a 2 anni, per i ceppi resistenti ai farmaci. «Siamo fiduciosi di poter mettere a punto almeno due molecole candidati - ha affermato Cole - ma ci vorranno dagli otto ai dodici anni per sviluppare un farmaco, testarlo e ricevere le autorizzazioni necessarie dagli enti regolatori internazionali».