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Politica e Sanità

15 Novembre 2011

La presidente AIFA ascoltata in Commissione


La Commissione di inchiesta sul Servizio sanitario nazionale, ha ascoltato ieri il presidente dell''Agenzia italiana del farmaco (AIFA), Antonella Cinque, che ha illustrato ai senatori della Commissione il funzionamento dell''Agenzia e risposto alle molte domande. Per il presidente della Commissione Antonio Tomassini l''audizione ha fornito elementi di chiarezza importanti, ma non mancano fattori che necessitano di ulteriori approfondimenti, che saranno, dunque, oggetto di ulteriori audizioni di rappresentanti dell''AIFA. "Quando ci dicono che i dossier degli equivalenti � ha detto Tomassini - sono controllati a campione ciò ci crea alcune preoccupazioni. Vuol dire, teoricamente, che potrebbero persino circolare equivalenti che non sono realmente tali. O potrebbero essercene di non realmente autorizzati, perch� non è stata controllata la scadenza brevettuale". Tra gli altri aspetti da chiarire sull''attività dell''Aifa, emersi dalle domande dei senatori, "c''è il problema dei bilanci, che bisogna controllare in trasparenza. Mi sembrano, inoltre - aggiunge - evidenti le possibili interferenze tra ministero della Salute e Agenzia". Infine i problemi di possibili conflitti di interesse per il Comitato tecnico scientifico (CTS). "Esistono delle situazioni - sostiene Tomassini - in cui i consulenti potrebbero essere in conflitto di interesse, e ciò non è controllabile". Su questo, però, la presidente Cinque ricorda che nell''Agenzia si vigila attentamente. "Se si svolge una funzione che ha una rilevanza pubblica � ha ricordato Cinque - per quanto riguarda l''Agenzia, sia nel CDA sia nel CTS, non si può avere un''attività di tipo libero professionale con soggetti terzi che hanno un evidente conflitto di interesse con il ruolo autorizzativo dell''Agenzia. Questo viene vigilato. E il direttore generale è attentissimo su questo punto". La presidente Cinque ha anche ringraziato i parlamentari che si sono impegnati per l''allargamento della dotazione del personale dell''AIFA che potrà contare su un organico di 250 persone e non più di 190. L''allargamento contenuto del decreto collegato alla Finanziaria, ora diventato legge "ci consente di stabilizzare il personale precario. E in un''Agenzia che ha funzioni così delicate - ha concluso - evitare il precariato e fidelizzare il personale è particolarmente importante".

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