Politica e Sanità
17 Novembre 2011Dovrebbe partire entro la metà di giugno la prima sperimentazione del protocollo sui servizi domiciliari firmato a gennaio da Federfarma Lombardia e dall’assessorato alla Solidarietà sociale e alla famiglia della Regione. Coinvolti tre distretti sanitari della provincia di Varese e, a macchia d’olio, una quarantina di farmacie, che applicheranno gradualmente i contenuti dell’intesa. Si comincerà dallo sportello informativo (battezzato nel protocollo «Centro funzionale e operativo»), al quale i pazienti potranno rivolgersi per ricevere informazioni sui servizi di assistenza domiciliare disponibili sul territorio e per aprire la pratica di attivazione dei servizi stessi. «Per il primo mese» spiega il presidente di Federfarma Varese, Luigi Zocchi «lo sportello sarà aperto in tre farmacie, una per distretto, poi seguiranno le altre». Una volta collaudato il Centro funzionale, scatterà la seconda fase della sperimentazione, con l’avvio di servizi che vedranno le farmacie coinvolte direttamente nell’assistenza: «Partiremo dal monitoraggio dell’Inr e dalla fornitura domiciliare di medicazioni avanzate» prosegue Zocchi «anche se per questi servizi andrà prima pattuita con l’Asl la remunerazione da riconoscere alle farmacie coinvolte». Nessun contributo invece per lo sportello informativo, a costo zero per il Servizio sanitario regionale in base al protocollo di gennaio. «Peccato» è la riflessione di Zocchi «perché eravamo riusciti a strappare all’Asl il nulla osta a un rimborso di cinque euro per ogni pratica Adi avviata in farmacia. L’assessorato, messo al corrente dell’intesa, ha però ordinato di congelare tutto per evitare precedenti quando scatterà l’estensione del protocollo alle altre province». In ogni caso, le stime fanno ritenere che le farmacie dovrebbero riuscire a gestire l’attività dello sportello con il personale già in servizio: «Stiamo parlando di distretti con non più di 80 abitanti» è la sua riflessione «le richieste non dovrebbero impegnare più di tanto. Diverso il discorso per Inr e consegna domiciliare delle medicazioni, ma lì andrà concordato con l’Asl un accordo a parte».
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