Politica e Sanità

17 Novembre 2011

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Un «confronto urgente» con i vertici di Astrazeneca. E’ la richiesta contenuta nella lettera che Adf e Federfarma Servizi hanno inviato lunedì all’azienda al termine del summit organizzato nella stessa giornata dagli esecutivi delle due associazioni. Come si ricorderà, l’incontro era stato fissato la settimana scorsa in seguito all’allarme innescato dalla gara d’appalto indetta da Astrazeneca il 20 maggio per il servizio di emergenza “Sos Pazienti”: l’obiettivo del produttore è quello di selezionare per ogni regione un grossista che gestisca “in nome e per conto” la distribuzione alle farmacie dei medicinali in carenza, il timore dei grossisti è che si generino distorsioni nocive per la filiera, legate anche all’eventuale ingresso di operatori intermedi che non appartengono al comparto. «Dalla discussione effettuata oggi» scrivono non a caso Adf e Federfarma Servizi in un’altra missiva, datata sempre lunedì ma indirizzata alle aziende associate «sono emersi alcuni aspetti che potrebbero incidere negativamente sull’attuale struttura della distribuzione intermedia e finale. Per questa ragione abbiamo nuovamente sollecitato un confronto con Astrazeneca». Confronto nel quale, proseguono le due organizzazioni, «andranno chiariti alcuni elementi caratterizzanti la proposta, anche alla luce del Protocollo di intesa sulle carenze di farmaci recentemente siglato con Farmindustria» dalle sigle della distribuzione intermedia e finale. Gli stessi concetti sono ripetuti anche in una terza lettera, che Adf e Federfarma Servizi hanno inviato a Farmindustria e, per conoscenza, a Federfarma.