Politica e Sanità

30 Novembre 2011

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Il medico deve avere il diritto di esercitare la propria obiezione di coscienza anche rispetto alle volontà dettate da un paziente nel testamento biologico. Della necessità di lasciare ai camici bianchi “margini di tolleranza” è convinto il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo), Amedeo Bianco, che commenta così i pareri sul testamento biologico, espressi dalla Commissione Giustizia della Camera, che prevedono anche il divieto di obiezione di coscienza per i medici e che sono stati inviati alla Commissione Sanità del Senato, impegnata nella redazione di testo di legge sul testamento biologico. Bianco ha sostenuto che “non si può pretendere che il medico sia un soggetto etico se poi non si rispettano i suoi valori etici. Quindi,rimanendo fermo il vincolo e il rispetto per le volontà espresse dal paziente nel testamento biologico, bisogna però garantire al medico una clausola di coscienza”.