Politica e Sanità
30 Novembre 2011L''Ue sta infatti studiando un sistema di vigilanza sugli effetti avversi gravi eventualmente collegati ai prodotti di bellezza. Una sorta di ''registro'', che "dovrà raccogliere tutte le segnalazioni in cui è stato dimostrato un effettivo nesso causale" tra sintomo riportato e cosmetico utilizzato. Lo spiega Stefano Dorato, responsabile Area tecnico-normativa di Unipro (Associazione italiana delle imprese cosmetiche). Ma operazioni in tal senso sono in corso anche in Italia, conferma l''esperto. "Le aziende stanno infatti collaborando con il ministero della Salute per un sistema di vigilanza nazionale sugli effetti avversi di tipo grave collegati ai cosmetici. Un progetto pilota dovrebbe partire entro fine 2007". La Commissione europea, riferisce Dorato, "ha lanciato una consultazione pubblica che mira alla semplificazione della normativa Ue sui cosmetici. La consultazione è in corso e si concluderà il 15 marzo", aggiunge.
E in agenda ci sono diversi punti: per esempio "la possibile trasformazione della normativa in Regolamento", e appunto "l''istituzione di un sistema di vigilanza sugli effetti avversi". Lo specialista tiene a sottolineare la differenza tra ''vigilanza'' e ''sorveglianza''. "Quando parliamo di sorveglianza indichiamo la consolidata attività di controllo volta a garantire il rispetto delle norme di sicurezza obbligatorie per i prodotti cosmetici. Mentre per vigilanza - precisa - si intende proprio il monitoraggio dei possibili eventi avversi gravi che si sono dimostrati correlati all''uso di un cosmetico" e dei particolari ingredienti che lo compongono. Attività che oggi in Ue non rappresentano la norma, ma esistono in alcuni Paesi e non in altri. Le industrie produttrici di cosmetici attive nella penisola "stanno lavorando in stretto contatto con il VII Ufficio Cosmetici del ministero della Salute, per raccogliere le segnalazioni di effetti avversi gravi per cui professionisti in materia (dermatologi, allergologi e altri) abbiano confermato un nesso causale tra manifestazione clinica e cosmetico". In concreto, "la raccolta dei dati avverrà dalle Regioni al ministero, quindi il frutto del monitoraggio potrà essere consultabile da tutti gli interessati su schede cartacee apposite".
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