Politica e Sanità
30 Novembre 2011Preoccupa i medici, quantomeno quelli lombardi, il divieto delluso off-label dei farmaci in ospedale. Spesso, si obietta, non sono possibili alternative. Ma il Ministro replica che il divieto riguarda luso sistematico non realmente motivato ed è intervenuta presso lAIFA per risolvere la questione
Un elenco dei farmaci per i quali l''impiego ''off label'', ovvero fuori dalle indicazioni per cui un certo medicinale è stato autorizzato, "abbia una consolidata e comprovata base scientifica. Allo scopo di garantire un loro definitivo riconoscimento ai fini prescrittivi anche per patologie originariamente non autorizzate". A chiederlo all''AIFA (Agenzia italiana del farmaco) è stata, fin dallo scorso 12 febbraio, lo stesso ministro della Salute Livia Turco, "dopo che la legge Finanziaria 2007 - ricorda il dicastero in una nota - ha limitato la possibilità di utilizzare, in ospedale, farmaci per indicazioni terapeutiche diverse da quelle per le quali sono stati registrati, evitando così impieghi per i quali non è dimostrata alcuna efficacia terapeutica e che, quindi, in assenza di benefici, possono determinare effetti collaterali anche gravi".
Ma il ministero ricorda che "esistono alcuni farmaci che hanno dimostrato la loro efficacia anche per patologie non espressamente indicate nella registrazione". E, proprio per questi medicinali, Turco ha chiesto all''AIFA di intervenire. La precisazione del Ministero arriva dopo l''annuncio del direttore generale della Sanità lombarda, Carlo Lucchina, di varare una normativa tutta lombarda sul tema se il Governo non fosse intervenuto. Mentre un gruppo di medici lombardi ha stilato già un elenco di farmaci il cui uso off-label è giudicato a oggi irrinunciabile. "In attesa della definizione della lista, prevista entro le prossime settimane - precisa il ministero - si deve comunque ricordare che il divieto previsto dalla legge Finanziaria riguarda l''uso diffuso e sistematico di medicinali per indicazioni diverse da quelle autorizzate, quando per quelle stesse indicazioni siano comunque disponibili altri farmaci. Resta sempre possibile, pertanto, l''impiego off label di un medicinale, quando tale impiego sia giustificato dalle specifiche condizioni del singolo paziente o quando si tratti di patologia per la quale non siano disponibili farmaci regolarmente autorizzati. "Penso - ha dichiarato il ministro Turco � che, quando si tratta di temi delicati riguardanti la salute di persone affette da gravi patologie, sia inaccettabile qualsiasi tipo di strumentalizzazione politica come invece traspare da alcune dichiarazioni di medici e operatori riportate dalla stampa.
Invia a un collega
Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
Oppure rimani sempre aggiornato in ambito farmaceutico iscrivendoti alla nostra newsletter!
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
28/12/2019
Per contrastare la compravendita illegale di farmaci per uso veterinario il Ministero sta studiando un logo, un bollino di qualità sulla falsa riga di quanto fatto per le farmaciePer...
27/12/2019
La Commissione europea ha approvato upadacitinib (Rinvoq) per il trattamento dell'artrite reumatoide attiva di grado da moderato a severoLa Commissione europea ha approvato upadacitinib (Rinvoq) per...
27/12/2019
Solo il 2% delle farmaciste donne possiede una farmacia nonostante rappresentino il 62% della forza lavoro, è quanto emerge dal sondaggio "Survey of registered pharmacy professionals 2019" del...
A cura di Lara Figini
27/12/2019
Acquistare i farmaci su internet attraverso siti non autorizzati è un fenomeno in continua crescita e l'unica arma per contrastarlo resta l'educazione sanitaria e l'orientamento dei cittadini...
©2025 Edra S.p.a | www.edraspa.it | P.iva 08056040960 | Tel. 02/881841 | Sede legale: Via Spadolini, 7 - 20141 Milano (Italy)