Politica e Sanità
30 Novembre 2011Linformazione sulla salute ha conosciuto una rivoluzione con il diffondersi di Internet. Ma quando si tratta di informazione sul farmaco, il primo riferimento resta la farmacia
La salute, ormai, è in larga misura anche frutto di scelte e impegno personali, è un dato di fatto. Che poi il cittadino voglia essere solo a fare queste scelte è un altro discorso. Questa una delle indicazioni uscite dalla presentazione della ricerca effettuata per conto di Google, larcinoto motore di ricerca, da Millward Brown Delfo. Lindagine, come riportato ieri, verteva sui comportamenti degli utenti di Internet nei confronti dellinformazione sulla salute, in particolare su quanto rientra nella sfera dellautomedicazione, centrale anche per la farmacia e il farmacista. E anche da questa indagine, che certo non metteva la questione al centro, emerge che la farmacia ha un ruolo centrale. Due dati sopra tutti: quando si tratta di avere indicazioni sui nuovi medicinali da automedicazione, è il farmacista la fonte di informazione privilegiata, lo ha indicato il 57% del campione e seconda viene proprio la rete, indicata dal 40% del campione.
Se poi è vero che laccessibilità premia Internet, indicata dal 69% del campione come il mezzo più facile da usare, e non poteva essere altrimenti, al secondo posto viene il farmacista (36%). Una conferma che il ruolo del farmacista e della farmacia tiene e soprattutto che il pubblico apprezza il suo lavoro e la sua funzione di servizio, visto che qui si parla di informazione ha detto Andrea Mandelli, vicepresidente della Federazione nazionale degli Ordini, intervento alla presentazione. Del resto non è un luogo comune: le farmacie sono ovunque, o quasi, sulla strada, aperte allutenza in una fascia oraria ampia e che è auspicabile possa essere ulteriormente allargata. E peraltro il dato già molto positivo va corretto considerando che accanto a questa fascia della popolazione acculturata, capace di usare un persona computer e di accedere alla rete esiste un altro campione importante ha aggiunto Mandelli che non padroneggia questi mezzi e per il quale il farmacista, e ovviamente il medico di famiglia, sono il riferimento cardine. Parlo degli anziani, dei cittadini esclusi dallinformazione digitale per ragioni economiche e culturali.
Un dato però è uscito inequivocabilmente: dallesistenza di Internet non può prescindere nemmeno la tutela della salute e i professionisti che vi sono coinvolti. Uno degli impegni presi dallattuale dirigenza della Federazione degli Ordini è stato il potenziamento dellattività di comunicazione della Federazione, comunicazione verso gli iscritti, gli Ordini, ma anche verso il pubblico. E abbiamo tenuto presente limportanza che i nuovi media hanno assunto negli ultimi anni. Se Internet viene spesso dipinta come una metafora della strada, la farmacia non poteva mancare.
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